VARIE
Articolo

La litografia in Toscana, una tradizione che non è mai finita

16/10/11

Un procedimento di stampa che da secoli funziona egregiamente producendo per tutti noi stampe dalle più semplici alle più artistiche, senza timore verso le nuove tecnologie tipografiche digitali.

Che cosa è in definitiva la litografia di cui sentiamo ancora parlare molto? Ci facciamo aiutare da Wikipedia, e vediamo che la litografia è una tecnica di produzione meccanica delle immagini. Il procedimento venne inventato nel 1796 dal tedesco Alois Senefelder utilizzando una pietra delle cave di Solnhofen, cittadina nelle vicinanze di Monaco di Baviera. Inizialmente chiamato con il nome di “stampa chimica su pietra” e solo successivamente fu chiamata litografia.
E adesso vediamo il funzionamento di questa ingegnosa tecnica. Il principio è molto semplice: una pietra opportunamente levigata e poi disegnata con una matita grassa, riesce a trattenere nelle parti che non vengono disegnate (le quali sono chiamate contrografismi) un sottile strato di acqua, che la superficie disegnata con la matita grassa (detto grafismo) respinge. Passando l’inchiostro sulla pietra così trattata, viene respinto dallo strato di acqua, mentre viene trattenuto dalle parti grasse. Quindi, nella parte della macchina litografica chiamata torchio, il foglio di carta riceve solo l’inchiostro che si deposita sulle parti disegnate, ma rimane non inchiostrato sulle altre parti.
Possiamo quindi affermare che la stampa litografica è basata sull’incompatibilità di alcuni inchiostri con l’acqua. La matrice, fatta di pietra calcarea, granulosa e costituita da carbonato di calcio, deve avere uno spessore che vada dai 6 ai 12 cm. Inoltre, la superficie della pietra deve essere molto compatta ed omogenea, al fine di evitare la formazione di rotture alla pietra stessa dovute alla pressione del torchio.
La superficie della pietra, come dicevo, va levigata e deve essere trattata con la pomice,oppure con la sabbia o ancora meglio con il carborundum, per non lasciare alcun segno.
La pietra deve essere poi disegnata con una matita litografica, oppure con inchiostro litografico, in ogni caso questi componenti devono essere costituiti da sostanze grasse, e l'inchiostro litografico è per l’appunto una sostanza molto oleosa. E poi il carbonato di calcio trattiene con facilità le sostanze grasse. Ovviamente, a causa dell’effetto speculare creato dal processo di stampa, occorre ricordare che le immagini sulla pietra devono essere disegnate al contrario.
Una volta finito il disegno si inizia a spennellare la pietra con la cosiddetta “preparazione”, che consiste in un liquido a base di acido nitrico, gomma arabica acidificata e acqua. Per capire il liquido di preparazione ha un giusto grado di acidità, si spennella sul bordo della pietra. Se la reazione produce una grande quantità di schiuma, significa che è troppo forte: usando il liquido in questa concentrazione, il disegno potrebbe risultare compromesso. Se invece produce poca schiuma, significa che la concentrazione non è abbastanza forte, quindi non è abbastanza acida. La reazione ideale è la produzione di una schiuma abbondante e persistente. La causa della reazione a cui si assiste, è dovuta all’azione dell'acido nitrico, il quale trasforma tutte le parti non protette dall'inchiostro litografico, trasformando il carbonato di calcio in nitrato di calcio, una sostanza con caratteristiche idrofile, cioè il contrario di idro-repellenti. Dopo la preparazione occorre attendere 24 ore prima di procedere alla stampa vera e propria. Attraverso il torchio litografico, la matrice disegnata viene bagnata e poi inchiostrata con un rullo di caucciù. Quindi l’inchiostro va ad aderire nella zona disegnata, mentre viene respinto dalla pietra bagnata. Il foglio di carta da stampare deve essere inserito nella macchina tipografica, si aggiungono anche altri fogli ed un cartone “grassato”, fino a comprimere il tutto. Alla fine di tutta l’operazione, il foglio viene espulso e si mette ad asciugare. Il racconto sembra indubbiamente di altri tempi, si parla di materiali convenzionali e facili da trovare, ma la litografia è quanto mai attuale, ed è in grado di produrre oggetti d’arte, o quanto meno oggetti di un certo pregio, che vanno a decorare anche luoghi importanti.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Fifth avenue
Responsabile account:
Federico Scatizzi (Direttore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere