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La logica ladder per il controllo dei micro plc industriali

15/10/15

Nel campo dell’automazione industriale sono più indicati i normali pc o i micro PLC dedicati che utilizzano la logica "Ladder"? Sono più semplici da programmare? Scopriamolo in questo articolo.

FotoNel campo dell’automazione industriale, quando si ha la necessità di controllare un singolo processo, dedicare un pc per tale uso esclusivo può essere superfluo, oltre che costoso: i micro plc rappresentano in questo caso uno strumento più compatto, più pratico e più economico. Come dice il nome stesso (PLC significa Programmable Logic Controller), il dispositivo, adottabile alle diverse esigenze produttive, è da configurare secondo logiche precise, per determinare la sequenza di istruzioni che andrà ad eseguire. Una logica spesso usata in ambiente industriale è di tipo Ladder: collegando il micro plc con i contatti e le bobine sullo schermo, eseguendo un runtime verrà simulato il circuito di collegamento desiderato, in modo da interagire con altri dispositivi. Infatti i contatti dei relè virtuali possono essere collegati ai segnali di input di dispositivi fisici, mentre le bobine possono essere collegate agli output. Il percorso inizia da sinistra e termina a destra, mai viceversa.
Il linguaggio Ladder (“scala a pioli”, dalla forma del diagramma) è pertanto un linguaggio grafico ideato soprattutto per i programmatori dei normali quadri a logica cablata che utilizzavano i relè elettromeccanici; per tale motivo è divenuto uno standard tra i linguaggi di programmazione dei PLC, soprattutto nel mercato americano, per la sua semplicità e intuitività.



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