SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

La situazione sanitaria lombarda è penosa! Il candidato alla regione Ludovico Papalia chiede chiarimenti

La situazione sanitaria lombarda è penosa, le visite sono impossibili! Il candidato alla regione Ludovico Papalia chiede chiarimenti immediati. Propone di rendere pubbliche le tempistiche di attesa per ogni visita e di potenziare le strutture pubbliche!

FotoLa situazione della sanità pubblica in Lombardia è diventata inaccettabile!

Nonostante i cittadini paghino le tasse sulla sanità pubblica, spesso si ritrovano a dover affrontare interminabili code al pronto soccorso, con i locali sovraffollati e le attese estenuanti.

È intollerabile che questi perenni ritardi stiano danneggiando la salute dei cittadini.

Molti sono stati costretti a rimandare i controlli, mettendo a rischio la propria salute e quella dei loro cari.

Inoltre, questi ritardi stanno avvantaggiando le strutture private, che però possono essere accessibili solo a chi ha la possibilità di pagare. Molti cittadini hanno perso la fiducia nella sanità pubblica e sono stati costretti a rivolgersi alla sanità privata, nonostante questa dovrebbe essere solo un'opzione e non una necessità.

Ci sono stati dei casi assurdi, esemplificativi della situazione che deve essere cambiata!

La signora Maria Chiara Bossi di 87 anni, ad esempio, ha dovuto rimandare visite urgenti di mesi a causa dei tempi di attesa insostenibili. Non è giusto che i cittadini siano costretti a sottoporsi a queste difficoltà per ricevere le cure di cui hanno bisogno. La Lombardia è considerata un'eccellenza nel settore della sanità pubblica, ma è evidente che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. I cittadini devono essere supportati e non lasciati da soli ad affrontare queste difficoltà.

Durante mie alcune esperienze al pronto soccorso di Varese, ho visto le persone accalcate nei pronto soccorso. Francesco L. Macchi di 21 anni ha dovuto attendere 8 ore (che sono già poche rispetto ad altri casi…) per ottenere la visita ad un arto che era stato perforato con chiodo. Nel frattempo ha atteso nella sala di aspetto, con il piede fasciato a casa alla bene meglio e avendo fortunatamente recuperato una carrozzina nella quale sedersi!

Un altro caso ai limiti dell’assurdo è quello di Enrico Colombo di 31 anni che è entrato in una spirale senza fine di interventi rimandati. Il suo intervento è stato programmato da tempo ed il giorno concordato è entrato in ospedale. Ha speso la giornata nella struttura e gli è stato detto che “ti operiamo se si libera un buco tra un intervento e un altro”. Alla sera, gli hanno detto che “ti ricoveriamo, così magari domani il chirurgo può intervenire”. Dopo una mattinata spesa invano cercando di capire se si sarebbe svolto o meno l’intervento, è stato mandato a casa…senza essere stato operato! La situazione è ai limiti dell’assurdo!

Ho ricevuto anche numerose segnalazioni da parte di medici e infermieri che si trovano a cercare di fare del loro meglio per fornire le cure necessarie, ma spesso sono ostacolati da mancanze basilari, come l'assenza di medicinali (che vengono chieste ai pazienti stessi) o presidi medici (come le garze).

I medici e gli infermieri fanno il possibile (e l’impossibile!) ma come si può lavorare così? Possono tanto chiamare il personale sanitario “eroi, eroi” se poi nella pratica li abbandonano a fronteggiare i problemi con mezzi inadeguati!

Chiedo quindi chiarimenti sulla situazione della sanità pubblica in Lombardia!

Propongo che i numeri relativi alle liste di attesa per le singole visite siano resi pubblici e facilmente accessibili al più presto, in modo che i cittadini possano avere un quadro chiaro della situazione e prendere decisioni informate su come ricevere le cure di cui hanno bisogno.

Propongo, inoltre, di potenziare immediatamente le strutture pubbliche e il personale medico rendendo maggiormente efficienti le strutture esistenti.

La salute è un diritto fondamentale e dovrebbe essere garantita a tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica.

È necessario che la situazione della sanità pubblica in Lombardia venga affrontata e risolta al più presto. I cittadini hanno diritto a ricevere le cure di cui hanno bisogno in tempi ragionevoli e senza essere costretti a rivolgersi alla sanità privata.

Votare sempre gli stessi non funziona più! Non si può sempre fare tutto nello stesso modo sperando che cambi qualcosa!

È ora di agire per garantire che la sanità pubblica in Lombardia sia all'altezza delle aspettative dei cittadini e che possano ricevere le cure di cui hanno bisogno in tempi ragionevoli, senza essere costretti a rivolgersi alla sanità privata.

Non è accettabile che i cittadini siano costretti a sottoporsi a queste difficoltà per ricevere le cure di cui hanno bisogno. È tempo che la situazione della sanità pubblica in Lombardia venga affrontata e risolta. La salute è un diritto fondamentale e dovrebbe essere garantita a tutti, indipendentemente dalla loro situazione economica.

La salute non è un privilegio, non è un favore ma è un diritto fondamentale di ogni cittadino e deve essere protetta!

(i nomi indicati sono di fantasia per garantire la privacy di chi ha segnalato i problemi)



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