La vera cartomante

Come deve essere la vera cartomante?

Di recente si sente molto parlare di cartomanti, relativamente alla diffusione che stanno avendo le cartomanti al telefono, con la cartomanzia telefonica, sviluppo, guidato anche dalla tecnologia, delle cartomanti che fino a poco tempo fa ricevevano nei loro studi di cartomanzia.

L’origine delle cartomanti va però ricercata molto indietro nel tempo: si tratta delle sacerdotesse dei templi greci e romani, devote ai loro dei, le sibille. In quei tempi le sibille non erano di certo persone improvvisate, come invece si può capitare di trovare al giorno d’oggi in uno studio di cartomanzia o con la cartomanzia telefonica. L’importanza della preparazione della cartomante è fondamentale poiché spesso si affrontano con lei tematiche delicate e ci si aspetta da lei un responso all’altezza della situazione, una persona in grado di comprenderci e guidarci e soprattutto svelarci dettagli che per noi non sono così semplici da afferrare.
In breve, è fondamentale la sua sensibilità, o sensitività. Inoltre i Tarocchi vanno “tradotti” e rappresentati in modo adeguato e questo richiede uno studio, non di certo un’improvvisazione.

La sensibilità e l’esperienza l’aiuteranno a comprendere e capire il nostro “meccanismo” mentale e il nostro ruolo nella realtà che si sta prendendo in considerazione, riuscendo in tal modo a delineare gli eventi passati, presenti e futuri relativamente ad un periodo di circa 3 mesi, ricordando che la realtà è comunque mutevole. Si tratta fondamentalmente di un consiglio, un’indicazione che siamo liberi o meno di seguire. Il suo aiuto non si limiterà alla lettura di fatti, ma si estenderà anche alle modalità con cui affrontare un determinato evento.

Il ruolo della cartomante è dunque importante e può influenzare molto la persona da cui arriva la richiesta del consulto di cartomanzia. E un consulto vero di cartomanzia richiede un dispendio energetico non indifferente da parte della cartomante, che comunque mette a vostra disposizione le proprie competenze. Per questo motivo non può venire considerato un gioco e risulta comprensibile che la cartomante richieda per il suo “lavoro” una modica ricompensa.

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