La vergine dei sicari - Fernando Vallejo
Recensione. Quando in Colombia porgi l'altra guancia, con una seconda randellata ti fottono la retina.
Recensione
Fernando è un professore che dopo decenni di assenza torna nella sua città natale Medellin in Colombia.
Il professore troverà una città completamente diversa. Sono gli anni di Pablo Escobar e della Colombia in mano al potere dei narcotrafficanti.
Medellin in quegli anni è invasa da bambini sicari. Bambini che vivono nelle favelas della città e che hanno una prospettiva di vita bassissima. Killer micidiali.
Fernando conosce in una casa di appuntamenti Alexis. Un bambino sicario col quale inizierà una relazione sessuale.
Così la storia scorre fra la storia d'amore raccappriciante fra adulto e bambino, omicidi e visita alle chiese dove i sicari chiedono la grazia.
Commento:
Ho preso il libro per leggere sui sicari della Colombia e mi son ritrovato una storia d'amore fra un pedofilo e un giovane sicario.
Ovviamente la situaizone ha suscitato in me non poco disgusto e ho fatto alquanto fatica a terminare il seppure breve libricino.
Detto questo sul soggetto del libro la prosa invece è encomiabile. Ogni sigola frase è suggestiva.Un linguaggio non altro ma poetico in grado di evocare immagini ed emozioni. Così un linguaggio così affascinante rende più sopportabile le miserie di quanto narrato. Le favelas,la violenza in mezzo alle strade, la trucidità di bambini sicari, lo schifo delle infanzie rovinate dagli adulti.
Citazione:
Quando in Colombia porgi l'altra guancia, con una seconda randellata ti fottono la retina.
Giudizio finale:
TRAMA: 7
STILE NARRATIVO: 9
SUSPENCE: 5
EFFETTO SORPRESA: 5
PERSONAGGI: 6
DIALOGHI: 9
Media: 7,0
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