TURISMO
Comunicato Stampa

Le ferrovie dimenticate a rischio e da riscoprire

04/10/17

Una nuova opportunità a seguito della approvazione (27 Settembre 2017) della Legge "Salva Borghi"

Le ferrovie dimenticate a rischio e da riscoprire.
Una nuova opportunità a seguito della approvazione (27 Settembre 2017) della Legge che istituisce un Fondo nazionale per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia.

Esistono in Italia decine di spezzoni di strade ferroviarie che si adagiano sulla natura, che permetterebbero nuovi modi di trasporto e di comunicazione. oltre che di economia. Tra le tante, quelle di Porto Empedocle in Sicilia, l’ex tratto ferroviario Spoleto-Norcia (che tuttavia oggi costituisce un lungimirante esempio di greenway), il tratto Foggia-Lucera, prima abbandonato e oggi riconvertito in linea ferroviaria.
Ma molte altre tratte rischiano ancora di essere dimenticate, anche se sarebbero straordinarie attrazioni, come la Alba-Monferrato, la Porrettana, la transiberiana d’Italia di Sulmona, la linea Rimini-San Marino della quale restano, ormai abbandonati, solo 800 m...

Di grande rilievo, tra tutte, il tratto Merano-Malles che consente al Trentino– Alto Adige di promuovere il cicloturismo con annessi autobus che fanno il servizio trasporto con bici. In questa area che attraversa le Valli di Fassa e di Fiemme e le inserisce in un percorso largo, già da tempo sono statee presentate le ricerche, i progetti e le proposte delle APT interessate, della Associazioni dei Comuni e della Associazione Transdolomites.

Una nuova opportunità può ora nascere a seguito della approvazione (27 Settembre 2017) della Legge che istituisce un Fondo nazionale per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia (Legislatura 16ª - Disegno di legge N. 2862).
I fondi previsti nella Legge fino al 2023 prevedono, in tema TRASPORTI, agevolazioni nella rete dei trasporti delle aree rurali e montane. Per questi territori la proposta di legge predispone un piano per i trasporti con particolare riguardo al miglioramento delle reti infrastrutturali, nonché al coordinamento tra i servizi, pubblici e privati, finalizzati al collegamento tra i comuni delle aree rurali e montane, e con i comuni capoluogo di provincia e regione e un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, con particolare riguardo al collegamento dei plessi scolastici ubicati nelle aree rurali e montane, all’informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione.

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