SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Medicina dell’Informazione: decodificare i messaggi tra corpo fisico e sottile

Dai macro-organismi ai micro-organismi, a tutte le realtà visibili e invisibili vi è un denominatore comune: l'energia. L'Universo è come una immensa mente intelligente, cosciente e pensante. Ogni parte comunica con tutte le altre, contemporaneamente, ad una "non velocità" che è istantaneità.

FotoLe onde elettromagnetiche sono una combinazione di onde elettriche e magnetiche, che si propagano nello spazio costituendo i campi elettromagnetici. Sono dotate di una loro frequenza , da cui dipende l’esito dell’interazione con la materia, in qualità di assorbimento o trasmissione. I fotoni o quanti di luce sono sono la più piccola parte del campo elettromagnetico.

I biofotoni sono generati all’interno del corpo e costantemente irradiati dalla superficie corporea, queste emissioni luminose sono estremamente deboli, ma può essere possibile misurarli mentre emanano dalla pelle.
Sono quanti di luce emessi spontaneamente nello spettro UV e Visibile ( 200-800 nm) da tutti gli esseri viventi. Rappresentano una forma di comunicazione per coordinare il metabolismo cellulare. Tutti gli organismi viventi emettono un debole ma continuo flusso di luce, la cui intensità dipende dai biofotoni presenti in essa.

I “biofotoni” sono in grado portare informazioni a distanza e che, generati dal DNA , possono interagire con ormoni, enzimi e sembrano coinvolti e indispensabili nel processo di differenziazione cellulare che è alla base dell’embriogenesi e quindi della costruzione specifica di organi e tessuti. Segnali di informazione biofotonica che vengono trasformati in impulsi che modulano le varie funzionalità biologiche fondamentali per i processi vitali.

Attualmente i biofotoni sono oggetto di interesse e ricerche in tutto il mondo per il loro possibile impiego nel miglioramento della salute, perché questi fasci di luce deboli possono controllare, produrre o fermare le reazioni cellulari, ma anche, interagendo con il DNA ,riparare danni genetici e cellulari.

La teoria dei biofotoni crea un ponte di comunicazione tra medicina tradizionale occidentale e orientale, riunendole sotto il comun denominatore dell’integrazione. Approcci apparentemente opposti, deputati alla cura del corpo, sarebbero in realtà complementari in quanto tutti gli esseri viventi sono fatti di luce e ne emettono fasci per comunicare ed equilibrarsi nell’ambiente.
Nei sistemi biologici a scambiare questi fasci di luce è il DNA, la molecola che contiene il nostro patrimonio genetico e che funziona come una vera e propria antenna, secondo la teoria di Popp. Il DNA viene visto, quindi, come una stazione radio che fa da ricetrasmittente per i segnali elettromagnetici che sono alla base di fenomeni biologici. La biologia molecolare è riuscita a spiegare come funzioni il meccanismo di replicazione cellulare e rigenerazione tissutale, grazie alla produzione di nuove cellule poste a rimpiazzo delle precedenti, con stessa morfologia e funzione.

La comunicazione cellulare si avvia grazie al DNA che come un’antenna propaga segnali dall’interno all’esterno e viceversa, così da garantire un’omeostasi del sistema non solo biochimica ma anche energetica.

Viviamo di luce e siamo luce noi stessi, proprio in virtù delle emanazioni di quanti di energia che plasmano la vita e imprimono un ordine coerente nel nostro sistema biologico.
Ciò che invece non è stato spiegato, è attraverso quale informazione il DNA stesso sia portato ad orchestrare le funzioni vitali. La materia è sempre plasmata partendo dall’energia, che a sua volta è direzionata attraverso l’informazione e nasce da una coscienza superiore.

La nostra mente produce una quantità infinita di informazioni, queste ultime direzionano l’energia che si organizza per plasmare la materia. L’uomo viene perciò raffigurato come realtà non solo bioelettromagnetica ma anche bioinformazionale. La fisica moderna è un utile strumento per interpretare gli stati patologici dell’essere umano e i casi in cui può essere rilevato sconvolto, uno squilibrio energetico.

In questa dimensione è immediato il collegamento alla medicina quantistica (o quantica) che studia i flussi di energia e di informazione, considerati in un dualismo perenne. Energia e informazione permettono alle cellule e agli organismi di muoversi all’interno di una dimensione olografica in cui, pur essendo parti del tutto, riflettono l’universo intero in cui sono immerse.
La MEDICINA DELL’INFORMAZIONE vede il corpo attraversato da un flusso di informazioni che viaggiano lungo i meridiani, concetto cardine nell’agopuntura. Con le conoscenze e le tecnologie adatte, gli scambi di informazioni sono misurabili consentendo di migliorare la qualità del lavoro e della vita dell’organismo.

Grazie ai biofotoni, è verificata la presenza di flussi energetici che attraversano il nostro corpo in determinati punti. Questi fasci di energia, secondo la medicina tradizionale cinese rappresentano Qi, l’energia vitale, che scorre attraverso i canali, denominati meridiani.

I sistemi biologici sono sistemi complessi, ovvero entità disorganizzate allo stato di partenza che si organizzano con l’assunzione continua di piccole quantità di energia diventando estremamente efficiente. È un’entità comunicativa che si basa su una grande circolazione d’informazioni in tempi ultra-brevi, bassi consumi energetici, economia di produzione conveniente e rapida; tendenza a globalizzare le conoscenze per rendere il complesso operativamente più coeso, coordinato e cooperativo nelle risposte.

La visione dell’uomo come mero corpo risulta superata, poiché l’uomo è molto più che soltanto un corpo fisico. La malattia è un segnale che il corpo offre per avvertire che c’è un disequilibrio, che c’è qualcosa da affrontare e che va affrontato per avere la guarigione e per ripristinare l’equilibrio. Per stare in salute dunque bisogna alimentare pensieri positivi.

In quest’ottica diventa fondamentale la comprensione dell’universo energetico che ci governa, riformulando l’assunto per cui tutti saremmo luce, in: “Noi siamo energia”. (Fonte: https://medcam.it/)




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