Medioevo in Libreria 2014-2015, sesta giornata
Sabato 14 marzo 2014 a Milano, sesta giornata di Medioevo in Libreria 2014-2015.
Sabato 14 marzo 2015 l'Associazione Culturale Italia Medievale in collaborazione con il Civico Museo Archelogico di Milano è lieta di invitarvi alla sesta giornata di Medioevo in Libreria 2014-2015 che avrà il seguente programma:
Ore 11,00: Milano e il Medioevo della santità: Visita guidata a San Pietro in Gessate. Costo 5 euro: Ritrovo davanti all'ingresso in Piazza San Pietro in Gessate, 12. A cura di Maurizio Calì.
Nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Civico Museo Archeologico di Milano (Ingresso da Via Nirone, 7). Ingresso libero:
Ore 15,30: Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato. Proiezione del documentario: Montagnana. Storia e Incanto. A cura di Italia Medievale.
Ore 16,00: Laura Fenelli, Kunsthistorisches Institut di Firenze: Dall’eremo alla stalla. Storia di Sant’Antonio Abate e del suo culto.
Laura Fenelli consegue la laurea in lettere moderne presso l’Università di Bologna. Tesi in storia dell'Arte Medievale dal titolo "Sant'Antonio Abate. storia leggenda iconografia" seguita dai prof. Massimo Ferretti e Massimo Montanari.
2004-2006 Dottorato di ricerca in storia medievale. Le ricerche iniziali si sono concentrate sulla storia dei canonici regolari di sant'Antonio Abate, analizzando in particolare gli aspetti sociali, economici e assistenziali della vita dell'ordine (ricerche pubblicate nel volume Il tau, il fuoco e il maiale. I canonici regolari di sant'Antonio Abate tra assistenza e devozione, Spoleto, 2006).
Proprio nella chiesa di San Pietro in Gessate c'è la cappella dedicata a Sant’Antonio Abate, protagonista degli affreschi che la decorano. È detta anche Cappella Obiano dal nome del committente che ne commissionò la decorazione alla metà del Quattrocento, e che vi fu sepolto nel 1464.
L’intera decorazione della cappella è giunta fino a noi senza sostanziali trasformazioni da quando fu ultimata alla fine del XV secolo. È costituita da una decorazione a fresco che copre interamente le pareti e la volta, e da una pala d’altare su tela che simula la struttura di un polittico, interamente dovuta a Donato Montorfano. Essa fu finanziata da Mariotto Obiano da Perugia, amico del Duca Francesco Sforza, e da sua moglie Antonia michelotti, che si possono vedere raffigurati all’interno della pala d’altare, nelle due nicchie al primo livello, inginocchiati in adorazione della Vergine, Mariotto Obiano a sinistra con San Benedetto, la moglie a destra con il suo omonimo, Sant’Antonio. Al centro della pala è rappresentata la Vergine in trono, e al di sopra una Pietà fra i santi Rocco e Sebastiano. La presenza dei due santi invocati contro le pestilenze è probabilmente dovuta all’epidemia scoppiata nel 1485, negli anni in cui la cappella veniva decorata. Tutti i personaggi sono ospitati all’interno di una loggia di architettura rinascimentale, aperta su un paesaggio campestre che si intravede sullo sfondo.
Sulle pareti laterali le pitture fingono aperture su un paesaggio che ospita episodi della vita del Santo. In ciascuno dei due riquadri sono raffigurati diversi episodi della vita contemporaneamente, sullo sfondo di un aspro paesaggio roccioso, popolato da castelli e città immaginarie, che ricorrono anche nell’opera più celebre del Montorfano, la Crocefissione dipinta nel refettorio di Santa maria delle Grazie di fronte al cenacolo leonardesco. Nelle lunette sovrastanti e negli oculi che ornano la volta della cappella sono rappresentati santi benedettini e angeli, sullo sfondo di un cielo azzurro punteggiato di nuvole. Complessivamente la decorazione è datata dai critici attorno al 1485, in base alle corrispondenze stilistiche con le opere coeve di Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone e Bernardino Butinone che ne costituiscono i principali modelli.
Medioevo in Libreria è anche un blog costantemente aggiornato (http://medioevoinlibreria.blogspot.it).