Nutraceutici in aiuto a cani e gatti con osteoartite
Le persone che condividono la propria vita con quella di cani e gatti sanno quanto sia bello vedere il proprio animale crescere sano e forte e sanno anche quanto l’alimentazione sia importantissima per il benessere dei loro piccoli amici pelosi.
Purtroppo le conseguenze dell’inquinamento ambientale, l’utilizzo di pesticidi così come di additivi nell’industria alimentare, non devono essere sottovalutate. Il problema, infatti, sta nel quotidiano, anche se solo in piccole quantità, assunzione di sostanze nocive attraverso l’alimentazione, l’acqua e l’aria che si respira.
Tali sostanze, col tempo sovraccaricano gli organi emuntori: fegato, stomaco e intestino, reni, sistema linfatico e polmoni. Questo crea nell’organismo un ambiente favorevole allo sviluppo di forme infiammatorie in grado di progredire grazie anche al derivante squilibrio del sistema immunitario. Una intensiva cura di detossificazione, ripristina un equilibrio del sistema immunitario fondamentale per ogni processo di guarigione.
Un eccellente supporto per una terapia globale è l’assunzione di funghi terapici grazie alle loro straordinarie capacità di detossificazione e di immunomodulazione unitamente a prodotti nutraceutici di qualità.
Il cane o il gatto anziani soffrono piuttosto spesso di artrosi, patologia che si manifesta con l’età e si differenzia dall’artrite per una caratteristica fondamentale: l’artrosi nel cane anziano è un fenomeno degenerativo che evolve nel tempo, ma che può essere rallentato utilizzando farmaci integratori per cani, mentre l’artrite o meglio osteoartrite del cane è una patologia su base infiammatoria che va trattata con farmaci antinfiammatori prescritti da un medico veterinario.
Una serie di comportamenti strani nel cane anziano possono far pensare a un disturbo articolare o meglio ad una forma di artrosi o artrite del cane anziano.
1. Il cane è riluttante al movimento, non esce volentieri a fare la passeggiata e perde interesse al gioco.
2. Ha difficoltà a salire le scale.
3. Ha un improvviso cambio di carattere, diventa aggressivo in certe occasioni.
4. Dorme più del solito, a volte è presente qualche linea di febbre se si tratta di artrite, cioè della forma infiammatoria.
5. Si lecca insistentemente una parte della zampa, probabilmente la zampa interessata dal dolore articolare.
6. Presenta una zoppia a “freddo”, cioè dopo essere stato fermo a lungo, per esempio dopo aver dormito.
7. Non ama essere toccato in certe zone, che evidentemente sono punti algici, cioè che gli provocano dolore.
L’ intervento nutraceutico è indicato nella prevenzione della patologia, nella conservazione della cartilagine non colpita, nel ripristino dei substrati cartilaginei e nella gestione del dolore e dell’umore del paziente, sia nelle forme acute che croniche. L’ opzione nutraceutica non solo si rivela efficace nel rallentamento e gestione della patologia artosica, ma spesso è utilizzata per evitare che i farmaci comunemente utilizzati (antidolorifici – antifiammatori – corticosteroidi etc.) vadano ad impattare sul metabolismo cartilagineo o possano creare scompensi organici di diversa entità come ad esempio malassorbimento di calcio, ferro, zinco, magnesio etc. oppure scatenando effetti secondari, controindicazioni o comorbilità (disbiosi intestinale, insufficienza renale etc).
A differenza del farmaco che grazie alla sua azione a livello recettoriale dopo una mono-somministrazione attenua il dolore nell’arco di 30/45 minuti, il dosaggio e la durata del trattamento nutraceutico risiede nel diverso modo d’ azione; mentre il farmaco inibisce il sintomo e lo stimolo algogeno, il nutraceutico agisce ricaricando un substrato delle molecole mancanti che causano il dolore. A differenza del farmaco, il tempo di ricarica dipende dalla gravità della carenza e da quanto è grave il meccanismo fisiopatogenetico che si è innescato. Potrebbero volerci da 3 giorni a 2 settimane. Un nutraceutico quanto è ben tollerato e non ha interazioni con farmaci o alimenti, più a lungo viene utilizzato migliore è la risposta. Ecco perchè nelle fasi acute, è indicato utilizzare il nutraceutico in concomitanza ai farmaci e non in sostituzione.
Gli integratori per articolazioni per cani e gatti sono integratori alimentari che contengono proprio le sostanze che servono alle cellule che costituiscono l’articolazione:
- l’acido ialuronico che agisce come lubrificante articolare, aiuta i sinoviociti nel mantenimento del liquido sinoviale
- la glucosamina che stimola la formazione dei proteoglicani e di collagene da parte dei condrociti.
- la condroitina solfato che costituisce la cartilagine.
- il collagene idrolizzato componente essenziale della cartilagine.
- il Metil Sulfonil Metano (MSM) nutre le articolazioni e aiuta la sintesi del collagene nelle loro articolazioni, aiuta a migliorare la rigenerazione e la nutrizione delle cartilagini, aiuta a mantenere in funzione delle articolazioni, dei tendini e dei legamenti, è importante per la formazione di cartilagine e ossa.
Tra gli antinfiammatori alcuni complementi nutrizionali contribuiscono ad alleviare il dolore e svolgono un’azione protettiva nei confronti delle articolazioni, manifestando un effetto antinfiammatorio e condroprotettivo nei confronti della cartilagine articolare, in virtù del principio attivo contenuto.
Artiglio del diavolo o arpago
Questa pianta cresce nel sud dell’Africa, nel deserto del Kalahari, dove è nota come ‘artiglio del diavolo’. Attualmente viene considerata in fitoterapia come la pianta antireumatica per eccellenza. L’arpago vanta numerose azioni favorevoli per le articolazioni, in quanto è antinfiammatoria, analgesica e previene l’usura della cartilagine, di cui anzi rinforza la trama elastica. L’efficacia della pianta si deve alla ricchezza in principi attivi noti come iridoidi (arpagoside, procumbide, arpagide) contenuti nelle radici secondarie della pianta.
Boswellia
La boswellia è un albero che cresce nelle regioni collinari dell’India e della Cina. La resina viene utilizzata da secoli nella tradizione della Medicina Ayurvedica per le proprietà terapeutiche nei confronti dei reumatismi infiammatori e delle affezioni intestinali. Viene inoltre inibita la migrazione leucocitaria da parte degli acidi boswellici con blocco della liberazione locale di elastasi, enzima proteolitico responsabile della distruzione del collagene nella cartilagine delle articolazioni. In virtù del suo meccanismo d’azione, la Boswellia può essere utilizzata negli animali in caso di reumatismi, osteoartrite, bronchite e asma. Ma anche colite ulcerosa e altre patologie infiammatorie croniche. In presenza di dolore infiammatorio piuttosto spiccato, la Boswellia può essere utilizzata in associazione con la curcuma (Curcuma longa) per ottenere migliori risultati. Come dimostrato in diversi studi clinici sull’uomo.
La Boswellia è senza dubbio una pianta molto preziosa per la salute, sia umana che animale. Perchè esercita un comprovato effetto antinfiammatorio e antireumatico ed è piuttosto maneggevole e con ridotto rischio di effetti collaterali.
Palmitoiletanolamide (PEA)
È l’amide di un acido grasso endogeno e rappresenta, quindi, una risposta naturale del nostro organismo a processi patologici associati all’infiammazione, conseguente all’inibizione dei mastociti, cellule che liberano grandi quantità di sostanze infiammatorie. La molecola è presente in diversi alimenti, come pomodori, uova, piselli, soia. La somministrazione di PEA ha un ruolo chiave nel favorire la risoluzione dell’infiammazione e conseguente riduzione del dolore.
Picnogenolo
L’estratto ottenuto dalla corteccia di pino marittimo francese (Pinus pinaster Aiton) ricco di polifenoli vari e in particolare di procianidine, viene utilizzato in fitoterapia per la capacità di ridurre l’infiammazione articolare, l’edema e la degradazione della cartilagine. L’estratto di corteccia di pino marittimo francese ha un forte tropismo per le proteine (collagene, elastina) che costituiscono la cartilagine articolare. Inibisce, inoltre, l’attivazione delle molecole che provocano e alimentano l’infiammazione.
Collagene idrolizzato
Il collagene costituisce circa un quarto di tutte le proteine dell’organismo ed è formato prevalentemente da una sequenza di tre aminoacidi (Glicina, Prolina, Idrossiprolina) a forma di triplice elica, compatta e resistente al carico. I peptidi a basso peso molecolare, ottenuti dall’idrolisi del collagene, vengono più facilmente assorbiti a livello intestinale estimolano la rigenerazione della cartilagine, favorendo la sintesi di collagene, glicosaminoglicani e acido ialuronico, riducendo l’infiammazione ed il dolore.
Vitamina C
La produzione endogena del collagene dipende anche dall’attività della Vitamina C. L’acido ascorbico costituisce il coenzima dell’enzima che addiziona gruppi idrossilici alla lisina e alla prolina del collagene, permettendo la stabilizzazione della tripla elica del collagene, tramite legami a ponte idrogeno fra le catene corrispondenti. La Vitamina C rinforza i tessuti di sostegno, partecipa alla formazione e rigenerazione del tessuto connettivale, assicura la compattezza della struttura del collagene.
Vitamina D
La vitamina D3 è l’ormone coinvolto nell’omeostasi fosfo-calcica e la sua attività nel metabolismo minerale osseo è ben nota. Più recente è la scoperta che recettori per la vitamina D (VDR) sono presenti anche in altri tessuti, incluso il condrocita28. Questo dato getta luce su un’altra patologia correlata al deficit di vitamina D, oggi fortunatamente debellata nell’infanzia e molto rara nell’adulto: l’osteomalacia. Si tratta di un difetto della mineralizzazione che, se presente durante la fase di accrescimento, come nel rachitismo infantile, coinvolge sia l’osso che le cartilagini epifisarie, nelle quali l’ossificazione è precocemente interrotta per ridotta stimolazione del VDR.
Manganese
Il manganese contribuisce alla formazione dei tessuti connettivi ed alla protezione delle cellule nei confronti dello stress ossidativo articolare.
Omega-3 DHA ed EPA
EPA e DHA hanno un ruolo importante nel ridurre il dolore e gonfiore alle articolazioni, riducendo così l’infiammazione e gli effetti negativi che derivano da un uso prolungato di antinfiammatori.
Reishi, Cordyceps
Il Reishi è molto utile per l’azione: antistaminica, che elimina il prurito e l’infiammazione; antinfiammatoria, che elimina l’infiammazione con un’efficacia pari a quella del cortisone, senza nessuno dei suoi effetti collaterali; immunostimolante, che rafforza il sistema immunitario ed elimina gli anticorpi patologici.
Cordyceps è un antinfiammatorio e antiallergico specifico per l’articolazione (membrana sinoviale, cartilagine e ossa) che, agendo sul sistema immunitario, elimina la componente infiammatoria e allergica.
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