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Comunicato Stampa

'Progetto Tanzania', al via sperimentazioni conservazione dei cereali: due strutture progettate dal Dipartimento di Ingegneria Agraria

15/02/11

Sperimentare una nuova modalità di conservazione dei cereali, utile per ottenere la farina in ogni periodo dell’anno. Un obiettivo importante da raggiungere, se questo accade in Africa, grazie al “Progetto Tanzania”, promosso dalla Cooperativa Agricola Legnaia, in collaborazione con le onlus Pangea di Scandicci e Amici dei Missionari del Preziosissimo Sangue e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze.

Sperimentare una nuova modalità di conservazione dei cereali, utile per ottenere la farina in ogni periodo dell’anno. Un obiettivo importante da raggiungere, se questo accade in Africa, grazie al “Progetto Tanzania”, promosso dalla Cooperativa Agricola Legnaia, in collaborazione con le onlus Pangea di Scandicci e Amici dei Missionari del Preziosissimo Sangue e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze.
Nei prossimi giorni partiranno infatti per la Tanzania il preside Giuseppe Surico e i professori della Facoltà di Agraria Alessandro Ragazzi e Riccardo Bozzi, un tirocinante della Facoltà che resterà sul posto per circa due mesi, l’agronomo Gabriele Maneo che segue da tempo l’andamento delle colture, e alcuni soci di Legnaia.
L’intero gruppo andrà a verificare come sta andando il progetto e, in particolare, gli studiosi del settore, sperimenteranno il modo di conservazione dei cereali, utili alla popolazione nell’alimentazione quotidiana. Verrà infatti portato un igrometro, uno strumento che serve per misurare l’umidità, e in un secondo momento arriveranno due silos progettati dal Dipartimento di Ingegneria Agraria di Firenze che serviranno proprio per conservare i cereali.
“Con il Progetto Tanzania siamo presenti in quelle località con l’obiettivo – ha spiegato l’agronomo Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia - di far conoscere e insegnare le tecniche di coltivazione più moderne alla popolazione tanzaniana. Per noi è infatti importante portare loro il nostro bagaglio conoscitivo e poter sperimentare nuove coltivazioni”.
L’iniziativa di solidarietà prevede anche altre sperimentazioni agricole, con particolare attenzione alla jatropha, al caiano, un sorta di bietola locale, al girasole, al riso in coltura secca e alla manioca. Lo sviluppo di queste coltivazioni hanno l’obiettivo di garantire l’autosufficienza alimentare alla struttura di Itigi e alle popolazioni della zona, ed è prevista anche la valorizzazione delle risorse zootecniche del Saint Gaspare, per cercare di aumentare la produzione di latte destinata soprattutto ai bambini.

IL PROGETTO
Con il Progetto Tanzania, partito nel dicembre 2006, la Cooperativa Agricola di Legnaia si è impegnata a destinare l’uno per mille del suo fatturato al Villaggio della Speranza di Dodoma e all’ospedale di Itigi, cifra che potrà essere incrementata da quei soci e ‘Amici di Legnaia’ che vorranno mettere a disposizione dell’iniziativa una parte dei punti fedeltà e degli sconti ottenuti facendo acquisti nei negozi della Cooperativa.
L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa, in collaborazione con le onlus Pangea di Scandicci e Amici dei Missionari del Preziosissimo Sangue e con la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, mira a sostenere l’attività che i padri della Congregazione del Preziosissimo Sangue di Cristo e le suore Adoratrici del Sangue di Cristo svolgono ormai da anni nel paese africano. Dal loro impegno, infatti sono nati il ‘Villaggio della Speranza’ di Dodoma, impegnato nella prevenzione, cura e sostegno sociale per i bambini orfani affetti da Aids, piaga che in Tanzania affligge più di 5 milioni di persone, e l’ospedale San Gaspare di Itigi, uno dei più moderni reparti di pediatria del paese, sorto in una zona estremamente povera.

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