SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Protesi anca/ginocchio: in Italia, il primo intervento simultaneo

08/02/17

Eseguito in Italia il primo intervento simultaneo per l'impianto di protesi al ginocchio e all'anca dal chirurgo Dott. Michele Massaro.

FotoE’ stato eseguito oggi (7 febbraio), a Bergamo presso le Cliniche Humanitas, il primo intervento simultaneo per l’impianto di 3 protesi anca/ginocchio con tecnica mini invasiva: più precisamente, sono state contemporaneamente impiantate una protesi all’anca destra ed una protesi bi-monocompartimentale al ginocchio sinistro (ovvero due protesi monocompartimentali, mediale e femoro-rotulea).
Il Dott. Michele Massaro, specializzato in chirurgia protesica mini invasiva, ha effettuato l’eccezionale intervento (il primo in assoluto di questo tipo, in Italia) su una paziente di 63 anni originaria di Roma, affetta da grave coxartrosi destra e gonartrosi sinistra, che comprometteva la parte interna del ginocchio nonché la porzione femoro-rotulea.
L’intervento è riuscito perfettamente e la paziente ha riferito di aver cercato espressamente il Dott. Massaro, uno dei pochi chirurghi specializzati in procedura simultanea.
Sarà, ora, seguita personalmente dal chirurgo nella delicata fase di riabilitazione attraverso un percorso di fisioterapia adeguata presso la clinica: inizierà subito la terapia di rieducazione funzionale delle articolazioni operate e potrà tornare a casa tra una decina di giorni.

La procedura simultanea per l’impianto di protesi/anca

L’artrosi colpisce oltre 4 milioni di italiani e non solo anziani: inizia a manifestarsi dopo i 40 anni.
Le protesi anca/ginocchio rappresentano, attualmente, le uniche soluzioni chirurgiche possibili per intervenire su patologie come artrosi del ginocchio e dell’anca (rispettivamente, gonartrosi e coxartrosi), artrite reumatoide, traumi ed altri eventi. In particolare, la chirurgia mini invasiva offre vantaggi che quella tradizionale non può offrire per via dei materiali di elevata qualità e della tecnologia avanzata.
I successi ottenuti negli ultimi anni rendono, perciò, la chirurgia protesica mini invasiva sempre più distinta da quella tradizionale.
L’intervento per l’impianto protesi ginocchio e anca attraverso tecniche di chirurgia mini invasiva non sono una novità seppure esista ancora molta disinformazione.
La vera notizia è da attribuirsi all’intervento simultaneo di protesi anca/ginocchio sulla paziente nel corso di un intervento unico che ha ridotto, ulteriormente, i tempi dell’operazione.
L’intervento di oggi ha avuto successo, la paziente ha superato brillantemente la prova ed ora non resta che attendere aggiornamenti da parte del Dott. Michele Massaro.

Quando è necessario ricorrere alla protesi anca e ginocchio?

Abbiamo parlato di disinformazione che tuttora non rende merito alla chirurgia ortopedica mini invasiva e vogliamo ricordare i punti di forza di questo campo specifico ed avanzato della chirurgia.
Quando è necessario ricorrere alla protesi anca/ginocchio?
E’ consigliata dallo specialista ortopedico quando la terapia farmacologica che agisce su gonfiore e dolore non basta più, quando il danno articolare è grave, invalidante, l’articolazione è rigida e non consente di camminare normalmente.

Che cos’è la tecnica mini invasiva?

La protesi anca e ginocchio mini invasiva sostituisce in tutto o in parte l’articolazione compromessa di anca e ginocchio, interviene sulla cartilagine articolare allo scopo di ripristinare il corretto funzionamento e movimento articolare. Il dolore si riduce, l’articolazione torna a funzionare, la qualità della vita migliora.
La tecnica mini invasiva rispetta il corpo perché preserva al massimo l’osso, i tessuti molli e muscolari di anca e ginocchio, salva i legamenti crociati (nel caso del ginocchio).
L’intervento è più rapido e meno traumatico (dura un’ora circa), si riduce l’incisione dei tessuti, la perdita di sangue (durante e dopo l’operazione), si accusa meno dolore e gonfiore. Si corrono meno rischi di lussazione ed anche i tempi di recupero sono più rapidi.
Dopo l’intervento, il paziente può camminare dopo qualche ora (un giorno massimo) con le stampelle che abbandonerà, a seconda dei casi, dopo 7-20 giorni. Dopo essersi sottoposto ad un percorso di fisioterapia adeguato per la riabilitazione, potrà riprendere le normali attività dopo 2-4 settimane.
La protesi ginocchio/anca dura, mediamente, 20-25 anni.



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Rosanna Nisticò (Redattrice)
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