Quelle dipendenze senza sostanza
Aspetti contemporanei del non-riuscire-a-farne-a-meno. Desiderio irrefrenabile di navigazione su Internet, del cellulare, del gioco d’azzardo, del sesso, dell'affettività o, ancora, dello shopping e del lavoro. E' il difficile mondo delle "Dipendenze senza sostanza", su cui si innestano vie di prevenzione e terapia, descritte dal libro di 152 pagine, 20 euro, pubblicato da Edizioni Psiconline, casa editrice specializzata in psicologia, psicoterapia e scienze umane, nella collana 'Punti di Vista''.
Il testo viene presentato a Tivoli, sabato 2 ottobre alle 18, presso la libreria Fonti Sonore in via 2 Giugno, dalla dottoressa Rosa Mininno, una degli autori del libro, psicologa e psicoterapueta, direttore scientifico e coordinatore nazionale Rete Nuove Dipendenze (www.retenuovedipendenze.it).
L'appuntamento è nell'ambito della manifestazione "Ottobre Piovono Libri", organizzata tutti gli anni dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei beni e delle attività culturali (www.cepell.it), manifestazione che conta numerosi eventi e presenze del panorama editoriale italiano. Si pensi che nell'edizione dello scorso anno ci furono oltre 1700 eventi in programma.
"La dipendenza è l'attimo in cui la devozione deraglia e muta. Il passaggio senza ritorno: dallo star-bene-con allo star-male-senza". Così Antonella Lattanzi nella pagine cultura di La Repubblica del 12 agosto 2010 parla del legame indissolubile e schiavizzante con sostanze e stili comportamentali, dal fumo alle droghe, dal navigare su Internet al fare shopping, prendendo spunto proprio dal volume "Dipendenze senza sostanza: prevenzione e terapia".
Il testo raccoglie gli atti del I Convegno Nazionale "Dipendenze non da sostanza: Terapia e Prevenzione", che si è svolto a Firenze l'8 novembre del 2008. Ne emergono aspetti contemporanei del non-riuscire-a-farne-a-meno, in tutte quelle dipendenze che si caratterizzano per l’assenza di una sostanza di consumo e per la presenza di distorsioni della realtà, con comportamenti compulsivi e problematici, ossessioni, disturbi di personalità, difficoltà relazionali e affettive, isolamento e ritiro sociale.
Derivano per chi ne soffre alterazioni delle relazioni sociali e affettive , ansia, depressione, pensieri a contenuto ossessivo, compulsioni, compromissione della qualità della vita e delle capacità critiche e ideative e un basso livello di autostima. Un male diffuso, che non conosce differenze di età, di genere , posizione sociale e condizione economica.
I contributi dei relatori del convegno, raccolti nel libro, offrono al lettore studi, dati, riflessioni, conoscenze, tecniche di intervento in merito alle nuove dipendenze. Il Convegno è stato promosso dalla Rete Nuove Dipendenze, dalla Scuola di Psicoterapia Comparata e dal Mo.P.I. Movimento Psicologi Indipendenti. La Rete Nuove Dipendenze è un Coordinamento Nazionale di diversi professionisti articolato in settori e gruppi di lavoro il cui sito web è www.retenuovedipendenze.it.
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