"Raffaelliti, Rinascimento Moderno" al Museo Civico San Domenico, Forlì
Dal 24 Febbraio al 30 Giugno 2024, oltre 300 opere appartenenti a varie espressioni artistiche, tra cui dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli
"Con tutti quei capelli ramati e gli abiti medievali, pochi set artistici erano più romantici di quelli dei preraffaelliti" (Ailis Brennan)
Al Museo Civico San Domenico di Forlì "Raffaelliti, Rinascimento Moderno" l'originale mostra di questi pittori vittoriani, conosciuti come la "Confraternita dei Preraffaelliti", artisti avevano sicuramente un debole per la storia, al punto di creare un intero movimento attorno all'idea di rifiutare la modernità e tornare al Medioevo.
Ecco allora queste figure femminili, estremamente belle, solitamente dai capelli rossi, vestite con abiti lussuosi drappeggiati e spesso coinvolte in una sorta di leggenda o mito medievale.
La Confraternita dei Preraffaelliti (The Pre-Raphaelite Brotherhood) fu fondata nel 1848 da tre studenti disincantati della Royal Academy of Art: William Holman Hunt, Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais. Successivamente, Edward Burne-Jones e Ford Maddox Brown si unirono al gruppo. Quando si riunirono per la prima volta, la loro età media era di appena 20 anni.
Complessivamente, a Londra, sette artisti, Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, John Everett Millais, Thomas Woolner, James Collinson, Frederick George Stephens e William Michael Rossetti, si uniscono per contrastare il forte accademismo e la progressiva banalizzazione della pittura vittoriana che vede in Raffaello un punto limite da imitare e impossibile da superare, se non con il recupero del senso etico primitivo e l’utilizzo di elementi storici ed arcaizzanti. Questo stile pittorico, all’apparenza antico, in realtà sposa anche la fotografia lavorando preferibilmente da scatti e non dal vero, servendosi di amici e parenti come modelli.
Per tutto questo ritengono indispensabile creare delle regole precise che li costringano a tornare alla bellezza e luminosità del colore primitivo.
La Confraternita dei Preraffaelliti si ispirara al neogotico, che a sua volta si ispirò all’arte tardo medievale. e si prefigge alcune regole fondamentali, al fine ultimo di produrre quadri e sculture di alto livello: avere idee genuine da esprimere, studiare attentamente la Natura per darle vera vita, simpatizzare per tutto ciò che è diretto, serio e sentito nell’arte; a discapito di ciò che è convenzionale e studiato meccanicamente. Per tutto questo adottano una tavolozza di colori brillanti simile alle vetrate colorate o ad un gioiello, per una estetica forte, immediatamente riconoscibile, con una squisita attenzione ai dettagli e a rappresentazioni sorprendenti di personaggi femminili.
Scrive Edward Burne-Jones: “Nel quadro voglio rappresentare il sogno di un mondo che non è mai esistito e mai esisterà – nella luce più splendente che si sia mai vista – una terra che nessuno può conoscere o ricordare, solo desiderare.”
La Confraternita trova in Dante Gabriel Rossetti, molto rappresentato nella mostra forlivese, il proprio epicentro e nella sua ossessione per l’omonimo poeta (ereditata dal padre italiano, insegnante di letteratura a Lontra) e l’amata Beatrice, un’icona che incorpora tutta la tradizione medievale ed è pregna di significati simbolico-letterari. Non è un caso se Dante Gabriel non riuscirà mai a decidersi tra poesia e pittura, prova ne siano i dipinti molto spesso accompagnati da versi, come nel caso di “Proserpina” – oggi alla Tate Britain – in assoluto il quadro di maggior valore della corrente. Per questo, l'approccio dei Rossetti all'arte, all'amore e agli stili di vita è considerato rivoluzionario.
I dipinti dei preraffaelliti sono oggi esposti principalmente a Londra, Birmingham, Liverpool ed in alcune collezioni americane. Il museo di riferimento per la collezione più ampia (acquisita negli anni ’60) è la Tate Gallery di Londra.
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Museo Civico San Domenico, Forlì
dal 24 Febbraio al 30 Giugno 2024:
PRERAFFAELLITI
Rinascimento Moderna
Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì,
A cura di Cristina Acidini, Francesco Parisi, Liz Prettejohn e Peter Trippi;
Direzione generale di Gianfranco Brunelli.
Progetto espositivo a cura dello Studio Lucchi & Bisern.
Catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore, con saggi e articoli dei curatori e contributi dei co-curatori ospiti. Il percorso espositivo, curato nel suo allestimento dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì, si articolerà all'interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico.