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Comunicato Stampa

Ricorso Carta Docente: accesso per tutti i Docenti

Anche i docenti con contratto a tempo determinato possono ricorrere per ricevere il bonus di 500 euro.

GiustiziaScuolaLa Carta del Docente rappresenta un importante strumento economico destinato ai docenti di ruolo, offrendo loro risorse per arricchire il proprio percorso formativo e quello degli studenti.

In cosa consiste la Carta Docente
Tale misura è stata introdotta dalla Legge 170/2015 meglio conosciuta come la Buona Scuola, con l'intento di sostenere i docenti nell'aggiornamento professionale e nella realizzazione di progetti didattici innovativi. Essa fornisce un importo annuale di 500 euro, spendibile in formazione, materiali didattici, eventi culturali e molto altro ancora. Tuttavia, la sua disponibilità è limitata ai soli docenti di ruolo, escludendo di fatto coloro che operano con contratti a tempo determinato. Una parte degli insegnanti precari, infatti, si trova esclusa da questo beneficio. L’unica via per garantire loro l'accesso a questa opportunità è attraverso il ricorso al giudice del lavoro. La soluzione legale risulta l’unica attualmente disponibile per superare questa disparità. I docenti a tempo determinato possono ottenere il diritto di usufruire della Carta del Docente rivolgendosi agli avvocati di Giustizia Scuola, Studio legale da anni impegnato nel difendere i diritti del personale scolastico, docente e ATA. Questo ricorso si basa sul principio della parità di trattamento e sull'assenza di una giustificazione valida per escludere i docenti precari da questo beneficio.

Procedura di avvio del Ricorso
L'iniziativa promossa dai legali di Giustizia Scuola è rivolta a tutti coloro che dall’anno scolastico 2019/2020 abbiano ricevuto un contratto a tempo determinato nella scuola pubblica fino al 30 giugno o al 31 agosto. Essa rappresenta un'opportunità unica per tutti coloro che si trovano nella complessa procedura di richiesta del bonus di 500 euro. Grazie a questa assistenza legale gratuita, i docenti potranno ricevere supporto professionale e competente per affrontare al meglio tutte le fasi necessarie per ottenere il beneficio economico derivante dalla carta elettronica per l’acquisto di materiale didattico, hardware e software, dispositivi elettronici, biglietti per teatri, musei e rassegni e corsi universitari. Per avviare la procedura e per valutare l’effettiva possibilità di avviare il ricorso sarà necessario inviare copia dei contratti o stato matricolare attestante il servizio svolto. Una volta che i legali avranno valutato la possibilità di adire alle vie legali, il ricorrente verrà guidato nella procedura di pagamento sul portale pst giustizia. L’unico costo da sostenere, infatti, è quello per l’acquisto del contributo unificato. Una sorta di tassa da pagare allo Stato ogni qual volta si intenda intraprendere una controversia di natura giuridica civile, amministrativa o tributaria. In tal caso la cifra da corrispondere sarà proporzionale alle somme da recuperare. Per coloro ad esempio che dovranno recuperare dai 500 ai 1000€, che corrispondono a una o due annualità, la cifra del contributo è pari ad € 21,50. Mentre per chi aderirà al ricorso per il riconoscimento di somme che vanno dai 1500 ai 2500€, ossia dalle tre alle cinque annualità, il costo del contributo unificato sarà di € 49,00.

Le motivazioni del Ricorso
Questa disparità di trattamento solleva legittime preoccupazioni riguardo all'equità nell'accesso alle risorse didattiche e professionali. È innegabile che i docenti a tempo determinato svolgano un ruolo per nulla marginale all'interno del sistema educativo. Essi, al pari dei docenti di ruolo, contribuiscono al successo degli studenti e alla vita scolastica nel suo complesso, svolgendo la stessa tipologia di servizio Pertanto, escluderli dall'opportunità di usufruire del dispositivo della Carta del Docente risulta ingiusto e discriminatorio. Su siffatte considerazioni si basa l’impianto accusatorio nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del Merito che, con un’ordinanza della Corte Europea, si è trovato a dover riconoscere per l’anno scolastico in corso, 2023/2024, il bonus docenti anche per coloro che risultano titolari di una supplenza annuale fino al 31 agosto. Ciò ad avvalorare la legittimità del ricorso per coloro che svolgono il proprio servizio nella scuola con contratti a tempo determinato.



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Giustizia Scuola - Studio Legale
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Claudio De Cristofaro (Seo)
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