SALUTE e MEDICINA
Articolo

Risarcimento danni malasanità protesi infetta, difettosa o errata

28/10/15

Le protesi sono tutti quei dispositivi artificiali utilizzati per sostituire parti del corpo umano danneggiate in seguito a traumi, patologie o semplicemente usura. Con il tempo l’evoluzione della medicina...

FotoLe protesi sono tutti quei dispositivi artificiali utilizzati per sostituire parti del corpo umano danneggiate in seguito a traumi, patologie o semplicemente usura.
Con il tempo l’evoluzione della medicina ha reso sostituibili sempre più parti del corpo e le protesi possono essere divise in due categorie: quelle realizzate in modo massivo, ad esempio le valvole cardiache, e quelle realizzate in modo personalizzato come le protesi dentali, le articolazioni, come le protesi al ginocchio o anca.

Anche in questo ambito possono esservi dei casi di malasanità, ma può essere più difficile individuare la responsabilità, infatti in caso di protesi infetta è necessario stabilire dove è avvenuta la contaminazione. È bene ricordare che diverso dal caso di protesi infetta è il rigetto, che non può essere considerato un caso di malasanità, ma è un rischio insito nell’intervento. Invece, nel caso di danno dovuto ad un difetto della protesi, la responsabilità può essere addebitata alla casa costruttrice.

A tal proposito due sono stati nella storia i casi eclatanti. Il primo caso risale al 2010: si trattava di protesi artificiali all’anca, risultate poi difettose in quanto in seguito ad un anomalo sfregamento rilasciavano particelle metalliche che procuravano metallosi. I pazienti furono invitati ad effettuare dei controlli per verificare la presenza nel sangue di cromo e cobalto.
Il secondo caso ha invece riguardato le protesi PIP per il seno realizzate con un gel non conforme alle norme e tossico in caso di rottura della protesi stessa.

In entrambe le vicende sono state avviate azioni giudiziarie anche collettive per ottenere risarcimenti che in alcuni casi hanno avuto anche un ammontare molto elevato.

In caso di danni da protesi infetta, difettosa o errata le conseguenze per il paziente possono essere notevoli. Nella maggior parte dei pazienti è necessario eliminare la protesi danneggiata ed eseguire un nuovo intervento con tutte le relative conseguenze, mentre in altri si può arrivare anche a danni permanenti o morte.

Per questo motivo quando si sospetta di essere vittima di un caso di malasanità è necessario rivolgersi ad un’equipe di professionisti in grado di stilare una perizia medico legale che dimostri i danni e procedere per vie legali al fine di quantificare il danno per ottenere un congruo risarcimento del danno.

Si è visto in precedenza che nei casi di danni da protesi può essere difficile individuare il soggetto responsabile in quanto può trattarsi sia di un errore durante l’intervento, sia di un errore di produzione e quindi da ascrivere a carico della casa produttrice. Diventa quindi fondamentale rivolgersi ad esperti per individuare la causa esatta del danno.

Per quanto riguarda invece il danno rimborsabile, come per tutti i casi di malasanità, è possibile ottenere ristoro sia per il danno patrimoniale dovuto al mancato guadagno e agli oneri economici sostenuti per le cure, sia il danno biologico dovuto alla menomazione della qualità della vita conseguente all’errore medico.

Per ottenere il risarcimento del danno biologico è necessario quantificare il punteggio di invalidità attraverso la perizia medico legale. Infine, è possibile ottenere il risarcimento anche per il danno esistenziale, ad esempio dovuto alla perdita di funzionalità di un arto.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
LifeIsWeb Co. Ltd
Responsabile account:
Giovanni Zappalà (titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere