ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Roma, 11 Novembre "Musica ai Ss. Apostoli" presenta 'L’HÉRITAGE FRANÇAIS”

30/10/12

Il M° Giuseppe Schinaia ospite della III Stagione Concertistica "Musica ai Ss. Apostoli"

Domenica 11 Novembre alle ore 19:00 il nuovo concerto della III Stagione Concertistica "Musica ai Ss. Apostoli 2012/13"

"L’HÉRITAGE FRANÇAIS”
Musiche di J. J. Froberger, C. Ritter,
G. E. Pestel, J. D’Anglebert, J. Rameau

L'eco e la diffusione dello stile francese nel suonare e nel comporre per il clavicembalo si diffuse rapidamente, a partire dalla metà del XVII secolo, in tutta l'Europa centrale e settentrionale, grazie anche al prestigio dei primi grandi clavicembalisti della corte di Luigi XIV. Uno stile nuovo ed un nuovo modo di fraseggiare e di far risuonare uno strumento così poco melodico si accompagnarono ad una raffinata ricerca armonica, creando quell'eredità francese nella musica per tastiera, destinata a superare la dominazione del clavicembalo, fino a Cesar Franck, Camille Saint-Saens e Debussy.
Il programma presenta alcuni esempi dello stile francese, così come venne percepito e assorbito nei decenni tra il XVII e il XVIII secolo, evidenziando le analogie formali ed espressive tra vari compositori attivi in Europa in quegl'anni.
J.J.Froberger (1616-1667), muscista che fece dell'internazionalismo la sua bandiera, riuscì ad operare una mirabile sintesi degli stili in voga nei vari paesi ove visse e ove ebbe contatti con i maggiori musicisti. Questo tombeau, dedicato all'imperatore Ferdinando III, protettore e ispiratore di tanti musicisti dell'epoca, è scritto in uno stile che, libero dalla mensurabilità esecutiva (et se joue lentement avec discrétion, scrive l'autore nell'intestazione del brano), ben rappresenta una fusione tra lo stylus phantasticus e l'espressività dei preludi di Louis Couperin, suo grande amico durante i suoi soggiorni in Francia.
Le due suite successive, pur nelle loro radicali differenze, portano anch'esse il marchio francese nella struttura compositiva e nel carattere espressivo, questa volta misto al formalismo tipico dei compositori di area germanica.
C.Ritter (1645-c.a.1725), compositore tedesco attivo, a varie riprese, presso la corte di Svezia, scrisse questa suite funebre (il termine allemanda del titolo qui come altrove spesso usato per designare l'intera suite) per la morte del re Carlo XI: la malinconia di tombeau del primo brano ed i modi arcaici delle varie danze eccheggiano le suite e le partite di Froberger, stemperando il carattere funebre in una sorta di sereno omaggio al suo patrono e protettore.
Di G.E.Pestel (1654-1732), organista a Weida e Altenburg, non è rimasto molto ed ancora meno si conosce della sua vita: questa sua suite ci è pervenuta grazie al celebre quaderno di proprietà di Joh. Christoph Bach e presenta un bell'esempio di stile francese filtrato attraverso il gusto tedesco. La solenne ouverture à la française che apre il brano potrebbe figurare benissimo in un'opera di Lully o in una composizione di Marchand e la seguente successione di brevi danze si chiude con una bella sarabanda e due doubles che associano l'idea, puramente francese, della danza variata ad uno stile contrappuntistico tedesco proprio della musica ecclesiastica prebachiana.
J.-H.d'Anglebert (1629-1691) è uno dei massimi clavicembalisti francesi del XVII secolo, Allievo di J.-C.de Chambonnières (alla cui commemorazione quale è dedicato questo tombeau) e attivo presso il duca d'Orleans e successivamente alla corte di Luigi XIV, contribuì grandemente alla costruzione ed alla diffusione dello stile cembalistico francese con i suoi quattro libri di composizioni per clavicembalo. Il tombeau scritto per la morte di Chambonnières costituisce un vero modello per le composizioni funebri di questo tipo: sopra un andamento di gaillarde, armonie sorprendenti, chiaroscuri timbrici, incisi imitativi e semicadenze si rincorrono formando un magma armonico-melodico che ben rappresenta il culmine della produzione cembalistica dell'epoca.
Il primo libro di composizioni per clavicembalo di J.-P. Rameau (1683-1764), composto negli anni 1705/06 lega ancora Rameau alle forme ed agli stili che lo hanno preceduto: il preludio a metà non mesuré ed a metà in stile improvvisativo e la successione di danze, organizzate secondo le esigenze tipografiche piuttosto che formali, risentono solo molto parzialmente del carattere italiano che iniziava allora ad insinuarsi nei modi della scrittura cembalistica francese. E tuttavia, anche ai suoi inizi, Rameau si mostra già avviato nell'elaborazione di uno stile che produrrà la successiva e ultima generazione di grandi clavicembalisti nella Francia del XVIII secolo.

Tickets € 10,00 - ridotto € 5,00

Convento Ss. XII Apostoli - Sala dell'Immacolata
via del Vaccaro, 9 - Roma

Info e prenotazioni:
musicaaisantiapostoli@gmail.com
Tel.: +39 333 4571245





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