SALUTE e MEDICINA
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Sentenza UE-farmacie: il farmacista è una garanzia ovunque svolga la sua professione, lo chiedono 84% degli italiani

22/05/09

E’ giusto rimettere al centro la figura del farmacista nella gestione e proprietà delle stesse farmacie esaltandone il ruolo ma non si capisce il perchè c'è qualcuno, che con la pretesa di riformare il servizio farmaceutico, lo vuole rimuovere dalle parafarmacie le quali vendendo solo farmaci senza ricetta ne avrebbero ancora più bisogno. E' di questi colleghi che i proprietari di farmacia hanno timore? Di altri laureati ed abilitati come loro? L’84% degli italiani ritiene invece molto o abbastanza necessaria la presenza di un esperto al quale chiedere consiglio sul medicinale più adatto alla cura del sintomo a prescindere dal luogo in cui i medicinali da banco vengono venduti, farmacia o parafarmacie.

La recente sentenza UE sulle farmacie ribadisce che i singoli stati membri possono autonomamente con la propria legislazione determinare che la proprietà e la gestione di una farmacia debba essere riconducibile ad un farmacista o società di farmacisti.
E’ quello che accade per l’Europa latina dove le legislazioni dei singoli stati e con sfumature diverse determinano in aggiunta un criterio di popolazione e di distanza per attivare nuove licenze di farmacia.In Europa del nord (Germania) vige solo l’obbligo della proprietà a farmacisti mentre nel Regno Unito possono essere titolari di farmacie non farmacisti o società che non siano riconducibili ad un farmacista, non esiste inoltre un criterio di distanza o di popolazione per aprire nuove farmacie.
Crediamo che sia giusto rimettere al centro la figura del farmacista nella gestione e proprietà delle stesse farmacie e che questo esalti ancora di più la figura di un professionista del farmaco non si capisce quindi il perchè c'è qualcuno, che con la pretesa di riformare il servizio farmaceutico, (vedi ddl Tomassini o emendamento Saltamartini) lo vuole rimuovere dalle parafarmacie le quali vendendo solo farmaci senza ricetta ne avrebbero ancora più bisogno come del resto chiedono la maggioranza degli italiani.
Pensiamo che l'importanza ed il fondamentale ruolo del farmacista nella distribuzione dei medicinali sia una garanzia ovunque sia in farmacia che nelle parafarmacie indipendenti o legate alla GDO.
Per cui delle due una: o si fanno chiacchiere per difendere occulti interessi corporativi o si vuole riformare seriamente la distribuzione dei farmaci (e dei prodotti salutari) nel nostro paese, secondo noi le farmacie (anche come polodi servizi sanitari) e le parafaramacie più orientate all'OTC/SOP, fitoterapici, integratori e omeopatia sono e sarebbero una grosso vantaggio per il nostro paese.
La sola presenza del farmacista in parafarmacia sarebbe anche una riforma indiretta del settore fitoterapico e dell'erboristeria con una qualificazione della vendita di tali prodotti che stanno assumendo nel mercato italiano ed europeo sempre più importanza.
Siamo convinti che senza il farmacista le parafarmacie non sarebbero mai decollate nel nostro paese, è di questo che qualcuno ha paura?
Per questo le si vuole mutilare riducendo fortemente i farmaci che possono vendere ed eliminando la presenza del farmacista?
E' di questi colleghi che i proprietari di farmacia hanno timore? Di altri laureati ed abilitati come loro? La paura genera un comportamento irrazionale e meschino…..Una paura da accettare persino gli che alcuni OTC vengano venduti senza la presenza del farmacista, all’americana quindi, questa è la realtà che non si dice e che non è raccontata bene anche da chi delle liberalizzazioni (non liberismo) dovrebbe essere l’alfiere cioè l’attuale minoranza politica.
Ai politici di maggiranza invece diciamo di guardare alla realtà oggettiva dei fatti e non solo agli interessi di una parte che poi alla lunga logora la politica di chi la fa senza pudori. Quale realtà?
La realtà degli utenti-consumatori che in un recentissimo sondaggio "Automedicazione cosa ne pensano gli Italiani" dell' Eurisko effettuato per l'ANIFA (industriali OTC) indica che l'84% degli intervistati ritiene molto o abbastanza necessaria la presenza di un esperto al quale chiedere consiglio sul medicinale più adatto alla cura del sintomo, la posologia, le eventuali controindicazioni e le possibili interazioni con altri prodotti".
Andando in dettaglio è riconosciuta l'importanza della presenza del farmacista nei luoghi in cui vengono venduti i prodotti per l'automedicazione: che sia una farmacia, una parafarmacia o un corner all'interno di un supermercato.
Il governo e la maggioranza devono decidere: o si fanno leggi che corrispondono a bisogni reali dei cittadini o si creano in fumosi laboratori sotteranei delle leggi artificiali "ad categoriam" , svelando la tendenza corporativa di chi ha una bassa propensione alla democrazia economica ma si riempie la bocca della parola libertà.

Leonardo Marchitto
FEF-parafarmacie Regione Marche



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