VARIE
Comunicato Stampa

Servizi alla prima infanzia: quale futuro?

07/05/15

Lunedì 11 maggio al Ridotto del Remondini di Bassano del Grappa si terrà la tavola rotonda sull’attuale situazione delle scuole della prima infanzia, alla luce dei mancati finanziamenti dalla Regione. Incontro con Antonella Corradin, Oscar Mazzocchin, Milena Baghin, Stefania Fabbro e Fabrizio Ferrari

FotoBassano del Grappa, 7 maggio 2015 – Si svolgerà lunedì 11 maggio alle ore 18.00 la tavola rotonda sui servizi alla prima infanzia, promossa da Antonella Corradin, Sindaco di Lusiana e candidata PD al Consiglio Regionale.

Il Ridotto del Teatro Remondini di Bassano del Grappa ospiterà l’incontro dedicato al futuro degli istituti paritari alla luce dei ritardi da parte della Regione nell’erogazione dei contributi già assegnati sia in conto capitale che in conto gestione. Siederanno al tavolo, oltre ad Antonella Corradin, Oscar Mazzochin, Assessore del Comune di Bassano del Grappa con deleghe alle Politiche dell'infanzia, Giovani generazioni, Sport; Milena Baghin, Presidente FISM Provinciale (Federazione Italiana Scuole Materne); Stefania Fabbro per la Fondazione Pirani Cremona e Coordinamento Nidi; Fabrizio Ferrari, rappresentante del Comitato di Gestione della Scuola dell’Infanzia Marchesane.

Per spiegare la situazione basta citare qualche numero. Nel 2013 i contributi promessi e non versati dalla Regione agli asili nido ammontano a 2.700.000 euro; nel 2014 la cifra sale a 21 milioni.

“Abbiamo volutamente intitolato la serata “Servizi alla prima infanzia: quale futuro?”, – spiega Corradin – riflettendo sul futuro di queste strutture che hanno subito gravi danni a causa dei troppi ritardi da parte della Regione e le conseguenze non sono ricadute solo sugli istituti: il mancato pagamento si è riversato sui Comuni e sulle famiglie, e si è tradotto anche in alcuni casi nel ridimensionamento del personale scolastico.”

“Solo nel nostro territorio le scuole paritarie rappresentano il 70% delle realtà a cui le famiglie possono far riferimento per i loro figli, sia nidi che materne. Pertanto è fondamentale che queste strutture debbano essere garantite a costi accessibili. In questi casi la scuola paritaria non è una scelta ma si sostituisce ad un servizio che lo Stato non riesce ad offrire.”

Le scuole della prima infanzia vivono grazie ai contributi di quattro soggetti: Stato, Regione, Comune e famiglie. Nel momento in cui Stato e Regione non svolgono il loro dovere, è a rischio la sopravvivenza stessa di queste strutture, creando un disagio sia per le famiglie sia per i Comuni del territorio.



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