SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Stefano Fiorucci dimostra il ruolo dei probiotici nella prevenzione delle alterazioni intestinali

02/04/15

Nuovi studi del gruppo di ricerca del Prof. Stefano Fiorucci dimostrano un ruolo dei probiotici nella prevenzione delle alterazioni intestinali che portano allo sviluppo di neoplasie in modelli di malattie infiammatorie croniche intestinali.

FotoI probiotici sono considerati una possibile scelta terapeutica nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Tuttavia il loro meccanismo d’azione rimane sfuggente. Un recente studio sperimentale dimostra che l’uso prolungato di probiotici riduce l’evoluzione verso la displasia/neoplasie in modelli animali di rettocolite.
Lo studio pubblicato congiuntamente dal gruppo di ricerca del prof. Stefano Fiorucci presso l’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con ricercatori dell’Università di Siviglia (Spagna) e Barranquilla, (Colombia) dimostra che il trattamento con VSL#3, un probiotico diffusamente utilizzato nella pratica clinica, riduce l’incidenza di lesioni displasiche e tumorali in modelli di colite ulcerosa indotta mediante somministrazione di un agente chimico nel topo.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Inflammatory Bowel Disease”, rivista ad alto impact factor pubblicata dalla associazione “Crohn and Colitis Foundation” nel mese di marzo 2013.
I dati sperimentali, corroborano dati già presenti nella letteratura medica in favore dell’uso di probiotici nei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali e suggeriscono che in aggiunta al loro effetto benefico sull’immunità intestinale, i probiotici possono avere utilità nel prevenire le lesioni tumorali indotte dalla infiammazione intestinali.
VSL#3 è un una miscela di 8 diversi probiotici diffusamente utilizzata nel trattamento di patologie intestinali ed è approvata per l’uso nei pazienti con rettocolite ulcerosa. Nello studio attuale VSL#3 somministrato per circa 2 mesi riduce l’espressione di citochine nella mucosa intestinale e riduce quindi lo stato infiammatorio favorendo la guarigione istologica delle lesioni intestinali e, per questa via, previene l’evoluzione verso la neoplasia, una delle complicanze più temibili delle malattie infiammatorie intestinali, nel lungo periodo.

L’importanza dello studio, risiede quindi nella dimostrazione che l’uso protratto di probiotici consente di ottenere la guarigione della mucosa intestinale con un meccanismo diverso da quello dei farmaci anti-infiammatori convenzionali. Questo fatto suggerisce che i probiotici possano avere un effetto additivo con anti-infiammatori classici e che il loro uso combinato, oltre a favorire la guarigione delle lesioni, potrebbe avere un effetto benefico nella prevenzione delle complicanze.

Studi condotti in pazienti con rettocolite ulcerosa, hanno mostrato un effetto benefico del probiotico VSL#3 nel ridurre l’infiammazione e la recideva di malattia dopo intervento chirurgico, e studi in corso di pubblicazione dimostrano che VSL#3 somministrato insieme a farmaci convenzionali, potrebbe consentire di ridurre la dose degli anti-infiammatori.
Studi di lunga durata sull’uomo sono necessari per chiarire se questi dati preclinici hanno una reale applicazione nelle patologie umane.

Ref. Talero E, Bolivar S, Ávila-Román J, Alcaide A, Fiorucci S, Motilva V. Inhibition of Chronic Ulcerative Colitis-associated Adenocarcinoma Development in Mice by VSL#3. Inflamm Bowel Dis. 2015 Mar 19. [Epub ahead of print]



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