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Superare la paura degli esami con l’ autoipnosi

26/09/12

La paura degli esami universitari è un vero e proprio incubo per milioni di studenti. Sai che cosa intendo. Esiste una soluzione?

"Ho studiato e mi sono esercitato. Possiedo le nozioni per superare l’esame…"

"Oddio! Non ho studiato a sufficienza! Quando sarò lì mi dimenticherò tutto…"

Se ti riconosci in entrambe queste “voci interiori” questo articolo è per te.

La paura degli esami universitari è un vero e proprio incubo per milioni di studenti. Sai che cosa intendo. Non importa quanto duramente tu abbia studiato o quanti esercizi tu abbia ripetuto fino allo sfinimento: hai il terrore che, al momento della resa dei conti, la mente si paralizzi, impedendoti di superare con successo l’esame.

Questo terrore a volte pare fondato: sono molto frequenti i casi in cui lo studente preparato non riesce a spiccicare parola per l’emozione, salvo poi ricordarsi tutto a esame concluso (malamente). A nulla vale sapere razionalmente che la preparazione c’è (sto partendo dal presupposto che tu abbia studiato realmente!); contro la paura i ragionamenti non servono.

Se hai letto altri miei articoli, sai che mi occupo di ipnosi; ora ti svelerò i miei segreti da ipnotista per vincere, sempre, la paura degli esami.

Come già ho avuto modo di spiegare in altri articoli, un modello semplice per schematizzare il comportamento della mente umana fa ricorso a questo concetto: abbiamo due menti: una mente cosciente, razionale, che si occupa di analizzare le informazioni provenienti dal mondo esterno, e una mente subcosciente, emotiva, che sogna, immagina e attribuisce un significato emozionale alle cose. Per semplificare ulteriormente, abbiamo una mente che ragiona con le parole e una mente che ragiona col cuore. Questa schematizzazione è particolarmente calzante nella tua situazione.

Prova a pensarci: hai studiato con la mente cosciente, mentre provi timore con la tua mente subcosciente.

Chi vince, di solito, tra le due? Naturalmente la mente subcosciente. La mente subcosciente, per quanto di solito non ci rendiamo conto della sua azione, è estremamente potente. È la mente con cui spesso prendiamo le decisioni importanti (le decisioni “d’istinto” o “di pancia”), è la mente che ci fa litigare animatamente, che ci fa sposare e che ci fa scegliere quest’automobile piuttosto che un’altra. La mente subcosciente non è molto ricettiva ai ragionamenti logici. Tornando agli esami universitari, il ragionamento logico naturale sarebbe: “Ho studiato e mi sono esercitato. Possiedo le nozioni per superare l’esame. Potrei avere sfortuna e sentirmi chiedere un argomento che non conosco a sufficienza, ma poiché non posso esercitare controllo sul caso, è del tutto inutile che mi preoccupi”.

A questo ragionamento che tutti gli studenti condividono, se ne somma un altro, letteralmente urlato dalla mente subcosciente: “Oddio! Non ho studiato a sufficienza! Quando sarò lì mi dimenticherò tutto e, con la sfortuna che mi ritrovo, mi chiederanno proprio l’unico argomento che non ho neanche letto! Mi bocceranno, avrò sprecato tante nottate di studio e dovrò ricominciare tutto daccapo!” Il tutto ripetuto in maniera ossessiva proprio quando servirebbe la calma, ovvero immediatamente prima dell’esame.
Per risolvere il problema, occorre individuarlo. In questo caso, si tratta di impedire alla tua mente subcosciente di avviare il mantra del pessimismo e della paura.

Questo può essere fatto con un esercizio di visualizzazione, parente stretto dell’autoipnosi (che spiego in un altro articolo).

- Individua il momento in cui cominci a percepire un crescente disagio nei confronti dell’esame. Di solito ciò avviene in concomitanza con la frequente “chiusa” di ripasso nella settimana precedente.

- Ritagliati un quarto d’ora in cui nessuno ti disturberà, possibilmente non la sera tardi (o, comunque, in un momento in cui non cadi dal sonno).

- Siediti su una sedia, con la schiena ben poggiata sullo schienale. Le mani devono riposare in grembo; le gambe non devono essere incrociate e i piedi devono essere stabilmente poggiati sul pavimento. La posizione deve essere equilibrata e comoda, con la testa ben dritta.

- Fai tre respiri lenti e profondi. Ad ogni espirazione cerca di sciogliere le tensioni muscolari del collo e della schiena.

- Chiudi gli occhi.

- Immagina te stesso in un ambiente che ti è familiare o in cui ti trovi a tuo agio. Potrebbe essere un luogo naturale come una spiaggia, oppure la tua stanza, oppure il salone di un castello… Non vi sono limiti, l’essenziale è che questo luogo sia per te accogliente e protettivo. Con l’immaginazione puoi esplorare l’ambiente, volgendo lo sguardo intorno o muovendo qualche passo nelle vicinanze.

- In questo luogo sicuro, ad un certo punto incontri due “cloni” di te stesso. Ti sono identici, ma sono in qualche modo diversi tra loro. Potrebbero essere vestiti in modo diverso, oppure differire per qualche altra caratteristica, come la lunghezza o il taglio dei capelli. Probabilmente noterai anche un loro atteggiamento diverso: calmo, quasi impassibile uno, irrequieto, trasognato o spaurito l’altro. Un tuo Io rappresenta la tua mente cosciente, mentre l’altro rappresenta la tua mente subcosciente. Se non riesci a distinguerli da solo, chiedi loro chi è chi con una domanda diretta: “Chi di voi è il mio Io razionale e chi è quello emotivo?”. Almeno uno dei due dovrebbe risponderti.

- Ringrazia il tuo Io Razionale per l’ impegno che ha profuso nella peparazione dell’esame. Digli quanto apprezzi il suo sforzo e chiedigli di continuare a dare il meglio di sé. Puoi usare le parole e il tempo che ritieni opportuni per fare questo.

- Rivolgiti al tuo Io Emotivo. Ringrazialo per la partecipazione all’esame e alla sua preparazione. Spiegagli che sarebbe più utile una sensazione di calma anziché una di agitazione. Digli che la sua paura rischia di distrarre l’Io Razionale proprio quando dovrà impegnarsi al massimo. Ribadisci che non c’è motivo di preoccuparsi e che gli sarai davvero grato se vorrà mantenersi tranquillo e sereno. Anche in questo caso, usa tutto il tempo e le parole che vuoi.

- Al termine di questo dialogo, chiedi ai due “cloni” di stringersi la mano in segno di accordo.

- A questo punto puoi salutarli e, con calma, uscire dal tuo luogo immaginario aprendo gli occhi.

Per quanto possa sembrare incredibile, se eseguito corettamente questo esercizio funziona davvero e può fare miracoli. Non serve ripeterlo quotidianamente, anche se una “conferma dell’acccordo” può essere utile un paio di giorni prima dell’esame.

Prova questa tecnica e se vuoi essere aggiornato su altre tecniche di autocontrollo o su tecniche di ipnosi e autoipnosi, iscriviti alla newsletter del mio sito www.fluidomagnetico.it. Se ti è piaciuto questo articolo sull’autoipnosi, potrebbero piacerti altri titoli sull’argomento nella pagina “articoli”.

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