ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Tav italia-Francia: vantaggi o svantaggi per l’autotrasporto?

21/12/16

In via di ratifica l’accordo per la costruzione della Tav tra Italia e Francia, un’opera considerata da molti svantaggiosa per l’autotrasporto.

FotoFrancia e Italia saranno più vicine nei prossimi anni: il tanto discusso iter per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione è giunto al termine. Il Parlamento italiano e l’Assemblea Nazionale francese stanno ratificando il trattato che darà il via libera definitivo alla costruzione di questa grande infrastruttura. Un opera che per molti inciderà in maniera negativa per il settore dell’autotrasporto, ma che per altri porterà a benefici.

La ratifica dell’accordo tra i due Paesi, siglato nel febbraio 2015, porterà alla costruzione di una linea ferroviaria altamente tecnologica lunga 162 km, in grado di aumentare il volume degli scambi commerciali in tutta l’Europa occidentale e Nord Africa. Un opera considerata strategica per l’Unione Europea, che per questo ha voluto contribuire alla sua realizzazione con un finanziamento di 3,3 miliardi di euro. I lavori dovrebbero partire nei primi mesi del 2018 e terminare entro la fine del 2029.

I sostenitori di questo progetto considerano questa linea essenziale, considerato il rapporto commerciale italo-francese: nel 2015 sono transitati più di 40 milioni di tonnellate di merci tra i due Paesi sui tunnel e i valichi già esistenti. Per questo ritengono sia impensabile potersi ancora affidare alla vecchia linea di valico, caratterizzata da lunghe tratte tortuose e pendenti. Solo il 10% delle merci tra Italia e Francia, infatti, viaggia su ferrovia, perché il restante 90% viaggia su strada, con più di 2,6 milioni di tir che oltrepassano le Alpi diretti anche verso altre destinazioni occidentali europee Nord Africa.

Tuttavia, la costruzione della Torino-Lione non trova tutti d’accordo. C’è chi la considera un’infrastruttura fondamentale in grado di portare vantaggi in termini economici e occupazionali, con più 10 mila posti di lavoro previsti per la sua realizzazione, ed anche ambientali, con meno mezzi pesanti in circolazione e la conseguente riduzione di 3 milioni di tonnellate di Co2 all’anno; ma c’è anche una parte consistente di opinione pubblica che contrariamente la considera estremamente dannosa a causa del suo devastante impatto ambientale sul territorio, oltre a un oneroso spreco di denaro pubblico.

Un dubbio che si pongono gli stessi autotrasportatori, divisi sull’utilità di questa tratta ferroviaria ad alta velocità: alcuni la valutano negativamente proprio per il fatto che ridurrebbe notevolmente il volume d’affari del traffico merci su strada; altri invece la giudicano positivamente per il contributo che sarebbe in grado di fornire allo sviluppo del trasporto intermodale.



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