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Test di’ paternità - cinque cose che da sapere

06/07/10

L’uso dei test di paternità va sempre crescendo, grazie anche alle tecnologie moderne che permettono di eseguire un test di paternità nella comodità della propria casa, tramite l’uso di tamponi orali per la raccolta dei campioni di DNA. Questo articolo indirizza cinque aspetti importanti che possono essere di interesse per chi vuole saperne di più su questo tipo di test.

1. ESISTE UN MODO MIGLIORE DI STABILIRE LA MATERNITÀ E/O LA PATERNITÀ?
No, il confronto del profili del DNA del padre o di una madre con quello del figlio è il metodo più preciso in esistenza di stabilire l’esistenza o meno di una relazione biologica. Con un test del DNA si possono avere risultati che indicano che stabiliscono che il presunto genitore sia il genitore biologico con percentuali di probabilità che raggiungono il 99.99% di probabilità di conferma, del 100% in casi di disconferma di genitorialità.

2. CHE DIFFERENZA C’È FRA UN TEST DI PATERNITÀ FATTO IN CASA E UN TEST DI PATERNITÀ LEGALE?
Un test di paternità fatto in casa non ha valenza legale, e si fa solamente per scopo informativo, in altre parole per soddisfare il proprio bisogno di stabilire certi fatti riguardante la paternità. Nel test di paternità fatto in casa, si ordina il test e si riceva quello che comunemente viene riferito come ‘il kit per la raccolta di campioni’ all’indirizzo da voi indicato. Questo kit contiene delle istruzioni, dei tamponi orali e delle formule di consenso da riempire. Seguendo le istruzioni si raccolgono campioni di saliva strofinando il tampone orale all’interno della bocca. Questi tamponi devono essere rispediti al laboratorio per le analisi. Molte aziende oggigiorno sono in grado di spedirvi i referti entro una settimana dalla data dell’arrivo dei campioni al laboratorio, spesso questi vi saranno spediti via e-mail.

Il campione del DNA per il test di paternità legale deve essere prelevato da un terzo indipendente, generalmente un medico o un tecnico specialista. È molto importante che questa persona si accerti dell’identità delle persone che partecipano al test, e esistono delle procedure molto precise che devono essere seguite per assicurarsi che I risultati del test siano riconosciuti legalmente. Questa procedura si chiama ‘catena di custodia’ ed è mirata ad assicurare che non ci sia possibilità che I campioni del test siano in alcun modo manomessi. È importante notare che la procedura delle analisi del test per se e identico al test di paternità fatto in casa, la differenza risiede nel modo in cui vengono raccolti I campioni.

3. COME FACCIO A SAPERE CHE IL LABORATORIO CHE FARÀ IL MIO TEST È VALIDO?
Il miglior modo per assicurarsi che il laboratorio che farà le analisi del vostro test è legalmente valido è quello di controllare le certificazioni ottenute da esso. In particolare, nel campo dei test del DNA è importante accertarsi che il laboratorio da voi scelto abbia un accreditazione ISO 17025 oppure Programma di Certificazione per Test di Parentela (AABB). Dovete anche accertarsi che siano inclusi almeno 16 loci, per garantire la qualità del test e la precisione dei risultati. Infine è importante accertarsi che i vostri risultati siano espressi in percentuali di probabilità, e non semplicemente un risultato negativo o positivo.

4. È NECESSARIO INCLUDERE UN CAMPIONE DELLA MADRE PER FARE UN TEST DI PATERNITÀ?
Per molti test del DNA moderni non è essenziale includere un campione di DNA della madre anche se l’inclusione di un campione di DNA della madre aiuta a rafforzare i risultati, specialmente in casi di una mutazione nei geni del padre. Si raccomanda sempre di includere un campione di DNA della madre quando ciò è possibile. In alcuni paesi, come nel Regno Unito si ha bisogno del consenso di almeno uno dei genitori per prelevare un campione dal bambino. A meno che non si è certi che si dispone dell’ autorità necessaria, potrebbe essere necessario includere il consenso della madre.

5. I TEST DI PATERNITÀ SI FANNO SOLO USANDO TAMPONI ORALI?
No - tutto ciò che contiene il DNA può essere usato per fare un test del DNA. Fonti comuni di DNA sono macchie di sangue, oggetti macchiati di saliva o di liquido seminale, capelli e altri oggetti come mozziconi di sigarette e spazzola denti. Un tampone orale è preferibile in quanto richiede meno preparazione, ma se non è possibile ottenere un campione direttamente, in quanto, per esempio, il padre presunto non è reperibile o non vuole partecipare al test, queste le altre opzioni possono essere utilizzate.



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