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Una gomma ha tradito Ayrton Senna

25/05/11

Adrian Newey è descritto come un "genio", come il progettista di maggior successo in Formula Uno, e spesso dimenticato. Il Maverick riverito, che usa sempre una matita, piuttosto che un computer per creare le sue auto, ha vinto 119 gare e sette campionati costruttori.

L'ingegnere della Red Bull rilascia un'intervista al The Guardian, confidando anche i suoi dubbi sulla morte di Ayrton Senna. Newey emerge come un uomo coinvolgente che affronta facilmente le emozioni intricate che hanno scandito una carriera brillante.

Newey potrebbe essere in grado di ridere per il fatto che è stato espulso da scuola e licenziato dal suo primo lavoro in Formula Uno, ma 17 anni fa proprio in questo mese provava un dolore fortissimo. Ayrton Senna morì in una vettura di Newey e per questo è stato accusato di omicidio colposo.

Newey rabbrividisce quando gli viene chiesto come la morte di Senna lo colpì. "Beh," dice dopo un attimo di esitazione struggente, "i pochi capelli che avevo sono tutti caduti in seguito. Così mi ha cambiato fisicamente. E 'stato terribile. Sia Patrick Head [il direttore tecnico Williams] e io separatamente ci siamo chiesti se volevamo continuare a correre. Vogliamo essere coinvolti in uno sport dove le persone possono morire in qualcosa che abbiamo creato? In secondo luogo, l'incidente è stato causato dalla cattiva progettazione o negligenza? E poi il procedimento giudiziario avviato."

Head e Newey sono stati entrambi accusati di omicidio colposo. "Il caso giudiziario è stato deprimente e una pressione extra. Per tutto il team è stato incredibilmente difficile. Mi ricordo il giorno dopo la gara cercavamo di capire cosa fosse successo." - Newey continua - "La verità è che nessuno potrà mai sapere esattamente cosa è successo. Non c'è dubbio che il piantone dello sterzo si sia spezzato ma il grande interrogativo se si è spezzato e ha provocato l'incidente o dopo l'incidente?"

Newey scuote la testa quando gli viene chiesto se ha visto il film recente e avvincente: Senna. "No. Non sarebbe una cosa facile da fare".

Queste sono le parole dette alla stampa inglese del The Guardian.

Nicola Santoro all'epoca della tragica morte del pilota di Formula 1 era inviato di molte riviste specializzate, questo gli permise di seguire da vicino tutta la vicenda, dalla corsa al processo e l'ha raccontata nel suo libro "La curva dei silenzi" (Di Renzo Editore), un romanzo verità. Tutto il processo Senna riportato giorno per giorno senza far diventare un libro santino, ma cercare la verità.



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