Una moneta complementare locale per il distretto produttivo di Imola
Una moneta complementare “imolese” per costruire un modello economico alternativo che possa mettere al riparo il tessuto produttivo locale dalle turbolenze della finanza speculativa, e aiutare le imprese paralizzate dal blocco del credito. Per studiare questa soluzione, peraltro già diffusa in contesti nazionali ed europei, Unindustria Bologna, attraverso la Delegazione Imolese, ha promosso un convegno dal titolo “La moneta complementare, per una finanza alternativa e non speculativa”, che si è tenuto giovedì 14 febbraio presso l’Autodromo di Imola.
Ai lavori hanno partecipato Marco Gasparri, Presidente della Delegazione Imolese di Unindustria Bologna; Daniele Manca, Sindaco di Imola; Leandro Pallozzi, Direttore amministrazione e finanza della Bergami Fratelli e Vice Presidente ItLab Consulting srl; Massimo Amato e Luca Fantacci, docenti dell’Università Bocconi di Milano.
Vanno sotto il nome di “moneta complementare” una serie di forme di pagamento alternative alla moneta ufficiale, che possono essere utilizzate fra le imprese nello scambio di beni e servizi. I docenti Amato e Fantacci sono noti al mondo della finanza per aver dato vita ad una valuta complementare all’Euro (il bonus) che dovrebbe entrare in funzione a Nantes, in Francia, a partire da settembre 2013.
“L’attuale crisi economica ci impone di cercare soluzioni diverse, anche coraggiose, che possano rispondere concretamente alle esigenze delle nostre imprese. - afferma Marco Gasparri, Presidente della Delegazione Imolese di Unindustria Bologna – Noi crediamo che una di queste soluzioni potrebbe essere l’adozione di uno strumento economico alternativo. La moneta complementare è già stata sperimentata in diverse realtà europee, e ha già fornito in alcuni casi risultati interessanti. Il distretto produttivo imolese ha le caratteristiche adatte per uno studio di questo tipo”.
“La moneta è un’istituzione e in quanto tale non appartiene né solo agli imprenditori, né solo alle istituzioni o alla politica. – spiega Leandro Pallozzi, Direttore amministrazione e finanza della Bergami Fratelli e Vice Presidente ItLab Consulting srl – La moneta complementare è uno strumento importante che può servire a far fronte alla stretta creditizia, ma anche ad affrontare la crisi della domanda dei beni locali e la questione delle insolvenze fra clienti e fornitori”.
Elena Boromeo
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