SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

110 anni dell’Ospedale San Giacomo di Piossasco: Bufalo (OPI Torino) rilancia il ruolo delle Case della Comunità e degli Infermieri di Famiglia

05/06/25 Piemonte (Torino)

In occasione delle celebrazioni per i 110 anni dalla fondazione dell’Ospedale San Giacomo di Piossasco, il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, Ivan Bufalo, è tornato a sottolineare l’importanza strategica delle Case della Comunità e del ruolo degli Infermieri di Famiglia e di Comunità nella trasformazione del Sistema Sanitario verso un modello di sanità di prossimità, più equo e attento ai bisogni reali dei cittadini.

In occasione delle celebrazioni per i 110 anni dalla fondazione dell’Ospedale San Giacomo di Piossasco, il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, Ivan Bufalo, è tornato a sottolineare l’importanza strategica delle Case della Comunità e del ruolo degli Infermieri di Famiglia e di Comunità nella trasformazione del Sistema Sanitario verso un modello di sanità di prossimità, più equo e attento ai bisogni reali dei cittadini.

«La trasformazione indicata dal DM 77 del 2022 rappresenta per il nostro sistema sanitario un’occasione storica di portata pari a quella della sua stessa costituzione – ha esordito Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino – Le Case della Comunità possono e devono svolgere un ruolo cruciale nel disegnare una nuova sanità che risponda ai bisogni di salute e di benessere delle persone, anzitutto intercettandoli precocemente a partire dai luoghi dove queste vivono: le loro case e i centri di incontro delle comunità. Prevenzione e cure domiciliari sono ciò su cui bisogna più di tutto investire».

Il Presidente dell’OPI Torino ha inoltre evidenziato la necessità di garantire che le Case della Comunità siano effettivamente operative e non si riducano a strutture prive di contenuto:

«È importante che le Case della Comunità non restino dei contenitori vuoti ma siano riempiti con le professionalità necessarie a dare risposte di salute efficaci a beneficio dei cittadini, a partire dagli infermieri, quelli di famiglia e di comunità e quelli delle cure domiciliari. Se permetteremo agli infermieri di prevenire o e ritardare l’insorgenza delle malattie e li metteremo nelle condizioni di curare al meglio a casa coloro che sono affetti da patologie, soprattutto quelle croniche, riconoscendo loro competenze avanzate acquisite e, la contempo, la possibilità di prescrivere in autonomia i presidi e gli ausili necessari all’assistenza infermieristica, allora avremo centrato l’obiettivo. Viceversa, avremo perso un’altra occasione».

Bufalo ha infine posto l’accento sull’importanza di valorizzare le esperienze già avviate sul territorio:

«Abbiamo bisogno di identificare e di valorizzare le esperienze positive realizzate nelle ASL del nostro territorio per adottarle come modelli da replicare, adattandoli agli specifici contesti locali. Quello che si sta compiendo nel Comune di Piossasco, grazie al contributo di una moltitudine di attori, è certamente tra questi».

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