Femminicidio e patriarcato
Difronte ai continui femminicidi è urgente il cambio di passo della pedagogia. Sono necessari interventi educativi mirati che possano contrastare la cultura del patriarcato, quando è evidente che non serve accendere una fiaccola e scendere in piazza a restituire una vita e salvaguardarne un'altra..
Femminicidio e patriarcato: un tema ancora attuale e complesso
Continuiamo a parlarne, ma purtroppo assistiamo in modo inesorabile a violenze che coinvolgono i giovani, portandoli spesso a vivere storie che finiscono in tragedia. Quando si discute di femminicidio e patriarcato, spesso si tende a etichettare il fenomeno, ma in realtà si tratta di questioni molto più profonde e articolate.
Non solo femminicidio e patriarcato
Sembra che l’unica azione possibile di fronte a queste tragedie sia scendere in piazza con una fiaccola, come se questo bastasse a cambiare le cose (Femminicidio Martina Carbonaro, il j’accuse di Crepet). Continuiamo a parlare di donne sempre più giovani uccise da uomini altrettanto giovani, e ci chiediamo come sia possibile vivere in una cultura ancora impregnata di patriarcato, che spesso giustifica l’assenza di una vera comunità educativa (Che cos’è la comunità educante e come costruirla: 7 suggerimenti | Save the Children). Vengono finanziati progetti con fondi del PNRR per sostenere la genitorialità, come se fosse normale che i genitori non assumano pienamente la responsabilità di aver messo al mondo una vita (Da 'ti punisco io' a 'non è colpa sua': l’evoluzione (o involuzione?) del rapporto tra genitori, figli e scuola. Il rifiuto di mamma e papà di ammettere i comportamenti scorretti in classe - Orizzonte Scuola Notizie). È il momento di fare un passo indietro, di riflettere e di agire con più consapevolezza, perché possiamo fare molto di più.
La comunità educante come antidoto alla violenza di genere
Nel secolo scorso abbiamo assistito a forme di violenza fine a se stesse, sia a casa che a scuola. Oggi, invece, viviamo in un’epoca di anarchia educativa. Un tempo c’erano regole e disciplina, anche se spesso applicate con metodi discutibili come le bacchettate. La scuola e la famiglia avevano un ruolo chiaro nel trasmettere valori e limiti. Ora, invece, sembra che tutto sia sfuggito di mano. Basta leggere un giornale o navigare in rete per rendersene conto. È urgente fermarsi e riflettere: il femminicidio e il patriarcato sono il risultato di questa anarchia educativa. Quando leggiamo di vite spezzate da persone che fino a poco prima sembravano normali, dobbiamo chiederci: cos’è davvero la normalità? È normale uscire a mezzanotte a quattordici anni? È normale fidanzarsi a dodici? La tristezza e il rifiuto in amore possono trasformarsi in rabbia e violenza? Ricordiamoci che i bambini e gli adolescenti ci chiedono solo di essere visti. È compito degli adulti, genitori e insegnanti, farlo con attenzione, indirizzando e proteggendo.
L’importanza di intervenire prima che accada il peggio
La responsabilità educativa non è una scoperta recente. Essere adulti responsabili significa avere occhi attenti e cuore aperto. Saper ascoltare i giovani, dedicare loro tempo e attenzione permette di esplorare i loro sentimenti e aiutarli a metterli in parole. L’educazione emotiva, fin dai primi anni, è fondamentale per sviluppare l’intelligen
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