Trasparenza e informazione per una nuova filiera olivicola: un futuro competitivo per la filiera è possibile?
Domani a Roma Convegno e tavola rotonda del Ceq, Consorzio extravergine di Qualità, con analisi di mercato, docenti di economia dei mercati agroalimentari ed esponenti del Ministero delle politiche agricole
La filiera olivicola rimarrà in eterno una filiera frammentata, resistente alle innovazioni e con poco valore da distribuire? Un nuovo sistema di relazioni tra gli attori, fondato su una più stretta condivisione delle strategie di comunicazione e di marketing, può rappresentare una via d'uscita per dare al settore un futuro diverso e più competitivo?
E' questo il tema portante del convegno "Trasparenza e Informazione per una nuova filiera dell'olio d'oliva" che il Ceq, Consorzio Extravergine di Qualità, organizza domani 28 Febbraio presso l'Hotel Albani (Via Adda, 45 Roma). All'incontro, al quale parteciperanno analisti di mercato e docenti universitari di economia dei mercati agroalimentari, seguirà una tavola rotonda su "Le strategie per la differenziazione e la tutela dell'olio extra vergine italiano di qualità" con la partecipazione di Emilio Gatto, Direttore Generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari del Ministero delle politiche agricole.
Tanti aiuti pubblici, per tanto tempo, con tante leggi volte a salvaguardare l’autenticità del settore olivicolo oleario italiano e a difendere la sua redditività nei mercati, eppure c’è la sensazione diffusa che tutte queste energie spese e tutti questi sforzi non siano in grado di garantire risultati soddisfacenti. C’è sempre poco valore da distribuire.
Il settore dell’olio di oliva, soprattutto in Italia, sembra un modello “resistente” alle innovazioni e all’evoluzione che hanno interessato invece le altre filiere agroalimentari di prodotti più o meno trasformati. Dobbiamo interrogarci su quali ostacoli lo hanno impedito e come possiamo rimuoverli.
Si fa difficoltà a immaginare un modello dove i diversi attori della filiera collaborano già in fase di lavorazione dell’oliveto su un’idea precisa della qualità di prodotto da ottenere e distribuire, oppure immaginare che una differenziazione del prodotto abbia radici così profonde da legare strettamente fornitori e distributori, per non parlare di quanto sia poco probabile immaginare oggi un sistema di quantificazione e distribuzione del valore del prodotto tra gli attori della filiera legata a parametri oggettivi e trasparenti.
Sebbene sia difficile dividere le cause dagli effetti, non vi è dubbio che la filiera olivicola italiana si presenti oggi sui mercati internazionali, frammentata e scarsamente integrata, verticalmente e orizzontalmente. Quali risposte la Filiera italiana sarà in gado di dare dinnanzi allo sforzo competitivo imponente che i mercati internazionali gli chiedono per tenere testa ad una concorrenza sempre più agguerrita?
PROGRAMMA
Ore 9,45 Registrazione dei partecipanti
Ore 10,00 Introduzione lavori e saluti
Elia Fiorillo
Presidente Consorzio Ceq
0re 10,10 Un nuovo strumento di coordinamento verticale nella filiera olivicola
A cura del Consorzio Ceq
Ore 10, 30 Domanda e offerta, situazione attuale e prospettive
Tiziana Sarnari
Analista di Mercato ISMEA
Ore 10,45 Il “valore” della filiera attraverso l’analisi di bilancio degli operatori
Massimo Occhinegro
Esperto di marketing internazionale
Ore 11,00 Posizione dell'agricoltura nell'organizzazione della filiera alimentare
Corrado Giacomini
Professore di economia agroalimentare
Università degli studi di Parma
Ore 11,15 Creazione del valore e sua distribuzione lungo la filiera: le sfide e gli strumenti
Gabriele Canali
Professore di economia dei mercati agroalimentari
Università cattolica del Sacro Cuore Piacenza Cremona
Ore 11,30 Il futuro scenario competitivo : le sfide per la filiera italiana
Mauro Meloni
Direttore Consorzio Ceq
Ore 11,45 Tavola rotonda
Le strategie per la differenziazione e la tutela dell’olio extra vergine italiano di qualità
Con la partecipazione di:
Emilio Gatto, Direttore Generale della DG della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari
Modera Franco Poggianti
Giornalista