Università LUMSA: un report ha evidenziato criticità psicofisiche nei DSGA
Secondo uno studio dell’Università LUMSA, l’85% dei DSGA lavora a ritmi elevati, il 68% prova emozioni negative e il 66% considera di cambiare lavoro. Lo stress incide anche sulla salute, con disturbi del sonno e rischio di depressione.
I Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) delle scuole italiane lavorano sotto condizioni di stress acuto e carico eccessivo di responsabilità che genera burnout sul posto di lavoro, con conseguenze sulla vita privata e sulla salute mentale e fisica. Questo il quadro risultante dal report realizzato dall’Università LUMSA, commissionato dall’ANQUAP, su un campione di oltre 2.000 lavoratori.
Report dell’Università LUMSA: forte stress sul lavoro con conseguenze sulla salute mentale per i DSGA
Un report elaborato dal Dipartimento Scienze Umane, Comunicazione, Formazione e Psicologia dell’Università LUMSA ha riportato un quadro generale sulle condizioni di lavoro dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi delle scuole italiane (DSGA), evidenziando come questi lavorino a ritmi che causano forte stress sul posto di lavoro e anche nella vita privata, con conseguenze sula salute mentale.
Lo studio è stato commissionato dall’ANQUAP - Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche ed è stato svolto su un campione di oltre 2.000 DSGA, sotto la direzione della Prof.ssa Caterina Fiorilli e della Dott.ssa Ilaria Buonomo, rispettivamente, docente ordinario di Psicologia dello Sviluppo e ricercatrice in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università LUMSA. Dal report è emerso come l’85% della categoria lavora a ritmi molto elevati, il 99% svolge incarichi con costante problem solving, mentre l’83% è affetto da stress a causa del peso delle decisioni complesse le cui responsabilità sono unicamente a loro carico.
Università LUMSA: i dati del report
Lo studio condotto dall’Università LUMSA ha dimostrato come una buona percentuale dei DSGA percepisca un carico emotivo particolarmente alto nel lavoro, generando perdita di motivazione professionale e ripercussioni nella vita privata. Infatti, il 68% è affetto da frustrazione, rabbia e ansia, mentre il 52% dimostra sintomi di burnout causato da stress acuto che si manifesta anche con disturbi del sonno. Tutti questi disagi emotivi generano delle conseguenze anche dal punto di vista della salute, non solo mentale, ma anche fisica. Tutti i sintomi provocati dallo stress, se ignorati, elevano il rischio di problemi cardiovascolari, diminuzione delle difese immunitarie e depressione. Ad aggiungersi al quadro complessivo, i dati sottolineano come il 66% della categoria pensi di cambiare professione e il 97% consideri la paga inadeguata. Il report prodotto dall’Università LUMSA si aggiunge ad altri studi su ruoli di leadership intermedia, i cui risultati ribadiscono la necessità di controllare i livelli di stress generati dal carico di lavoro, migliorando l’organizzazione e i meriti professionali.
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